Crisi, Codacons: evitare che scattino le clausole di salvaguardia

Milano – Il Codacons in merito all’attuale crisi di governo ricorda a tutte le forze parlamentari come la condizione di incertezza generata dalla situazione politica stia già costando miliardi all’economia italiana, in attesa tra l’altro del giudizio delle agenzie di rating. Inoltre, ben più gravi conseguenze per le finanze pubbliche deriverebbero dall’eventuale aumento delle aliquote Iva. Codacons ribadisce dunque che la principale priorità di qualsiasi esecutivo dev’essere proprio quella di evitare che scattino le clausole di salvaguardia – con il passaggio dell’Iva ordinaria dal 22 al 25,2% e quella ridotta dal 10 al 13% nel 2020, per arrivare al 26,5% nel 2021. Se le aliquote IVA e le accise saranno ritoccate al rialzo, infatti, i prezzi al dettaglio di una moltitudine di beni di largo consumo subiranno un aumento che determinerà a regime, nel biennio 2020-2021 e a parità di consumi, una stangata complessiva pari a 1.200 euro a famiglia. Per protestare contro il rischio di un aumento IVA e il completo disinteresse del Governo nei confronti dei cittadini, l’associazione ha lanciato uno sciopero dei consumatori per il prossimo 8 settembre.