Turismo, più di 8 mila le imprese balneari italiane

Milano – Estate e turismo, in Italia si contano 8.002 attività che gestiscono stabilimenti sulle spiagge dei nostri mari, sulle rive dei laghi e sulle sponde dei fiumi o noleggiano pedalò e canoe, un settore in crescita del +2,4% in un anno. Tra le province più attrezzate, Napoli batte Savona e si colloca al primo posto con 449 imprese, 5,6% italiano e +3% in un anno, seguita da Savona con 428 attività (5,3% del totale) e da Rimini con 423 (5,3%). Tra le prime dieci aree per numero di imprese, crescono soprattutto Cosenza (+7,6%), Salerno (+6,1%) e Latina (+6%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati Registro Imprese al I trimestre 2018 e 2019. Per Valeria Gerli, membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi: “Come Camera di commercio puntiamo alla valorizzazione di questi luoghi di benessere, riposo e divertimento, in abbinamento con visite culturali per una esperienza turistica più completa e soddisfacente alla scoperta del territorio”. Il settore in Italia per regione. Emilia Romagna (12,5% nazionale), Toscana (12,1%) e Campania (11,3%) le regioni che trainano il settore con rispettivamente 1.000, 966 e 903 imprese. Tra le regioni che crescono di più in un anno Umbria (+22,2%), Trentino (+15,4%)  e Sardegna (+6,9%). La Lombardia con 172 imprese cresce del 1,2% con Milano (60 sedi d’impresa che sono attive nel noleggio di barche) e i laghi che bagnano i territori di Brescia (47, +12%) e Como (18). Barche made in Italy: l’export del settore nel 2018 supera 1,8 miliardi. Unione Europea (circa 603 milioni di euro e 32,8% del totale) e America centro-meridionale (435 milioni, 23,6% del totale e +16% tra 2017 e 2018) i principali clienti. Si è diretto verso gli Stati Uniti il 22,3% dell’export italiano per 410 milioni di euro (+37,5% in 1 anno). Tra i primi Paesi acquirenti anche Isole Cayman (210 milioni, 11,4%, +19,4% in un anno) e Malta (204 milioni, 11% del totale). In crescita anche Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Spagna. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat anni 2017-2018.