Scuola, lettera aperta al Prefetto dai sindacati di categoria

Milano – Con una lettera aperta al Prefetto di Milano le organizzazioni sindacali Flc Cgil, Cisl Fsur, Uil Scuola Rua, Snals Confsal, Fgu Gilda Unams, sollevano alcuni problemi del mondo della scuola. “Il periodo estivo non prevede pause per la scuola – si legge nella lettera al Prefetto – anzi è proprio questa la fase più delicata dell’anno, determinante per l’avvio dell’anno scolastico successivo. Lo scenario nel quale le operazioni utili a ciò si stanno completando è estremamente preoccupante. Si susseguono oggi facili e irresponsabili dichiarazioni della compagine governativa a cui non fa seguito alcuna assunzione di responsabilità per il vero rilancio del ruolo che l’istruzione dovrebbe avere per il futuro del nostro Paese. Nei giorni scorsi il Mef ha autorizzato 53.627 assunzioni di docenti, 5mila in meno rispetto a quelle richieste sulla base delle disponibilità esistenti. In Lombardia la riduzione delle assunzioni è di 2.055 posti, pari al 41,1%. Il contingente assegnato a Milano e provincia è inferiore anche alle disponibilità comunicate dallo stesso Miur: 742 assunzioni in meno rispetto alle disponibilità effettive, pari al 36% della riduzione regionale, con un aggravamento particolare per i posti di sostegno nella scuola secondaria di I grado (591 in meno). Una scelta molto chiara. Ancora una volta il Governo ha deciso di utilizzare il personale precario per la copertura dei posti vacanti, di assumere a settembre quegli stessi docenti che poi licenzia a giugno, reiterando contratti a tempo determinato oltre ogni limite di tempo e per la cui violazione la Commissione europea potrebbe dare seguito all’ennesima procedura di infrazione già aperta contro l’Italia per abuso di contratti a tempo determinato nella scuola. A peggiorare la situazione milanese il fatto che anche questo contingente ridotto, insufficiente a far fronte alle necessità della scuola pubblica, sarà però in parte restituito al Miur, quest’anno come negli anni precedenti, perché non sarà possibile effettuare molte assunzioni per assenza di aspiranti nelle graduatorie concorsuali di riferimento, in particolare sui posti di sostegno (dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria superiore). Un’assenza di aspiranti che non corrisponde ad un’assenza di insegnanti, infatti, migliaia di posti vacanti saranno assegnati con contratto a tempo determinato a quegli insegnanti che non hanno avuto l’opportunità di partecipare alle procedure concorsuali, ma che svolgono questo lavoro da anni. Abbiamo calcolato che nel nostro territorio saranno più di 8 mila i posti che verranno assegnati con questa modalità per l’anno scolastico 2019/2020. Un sistema di reclutamento che fallisce più volte e che denunciamo come inadeguato da anni! Assenti da troppo tempo una programmazione del fabbisogno delle scuole, del fabbisogno dei posti di sostegno, della regolarità e stabilità delle procedure concorsuali, della formazione iniziale degli insegnanti. A chi giova tutto ciò? Non alla scuola pubblica, non a chi ci lavora, non a chi ci studia. Le organizzazioni sindacali Flc Cgil, Cisl Fsur, Uil Scuola Rua, Snals Confsal, Fgu Gilda Unams, hanno inviato una richiesta di intervento al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e oggi (ieri per chi legge) si è svolta una conferenza stampa a Roma per chiedere l’applicazione dell’intesa del 24 aprile 2019 e lo sblocco della situazione di stallo che si è creata sul decreto che avrebbe dovuto dare il via al concorso riservato per l’assunzione di migliaia di precari, docenti e ata. In assenza di provvedimenti urgenti, al 1° settembre 2019, le scuole milanesi si ritroveranno con migliaia di posti vacanti da assegnare a docenti precari e con un terzo di scuole prive di Direttori Amministrativi. La copertura di tutti i posti disponibili con contratti a tempo indeterminato per tutte le professionalità rappresenta una misura indispensabile per assicurare la qualità del sistema scolastico pubblico. Le scriventi OO.SS. territoriali, consegnano a Lei, Signor Prefetto, l’urgenza di essere portavoce presso il Governo di queste istanze e delle necessità che Le abbiamo rappresentato, al fine di garantire lo sblocco della situazione di stallo esistente per il corretto avvio, in tempi regolari, del prossimo anno scolastico”, conclude la missiva sindacale.