Agnelli (Confimi) a Conte: pensiamo a far ripartire le industrie

 

Roma – “Vorrei porre l’accento sulla competitività delle nostre aziende, oggi compromessa da costi elevati e dai mercati globali”. Esordisce così Paolo Agnelli presidente di Confimi Industria intervenendo al tavolo di confronto convocato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e voluto per ascoltare le associazioni di imprenditori su Manovra e tasse. Il presidente Conte che ha aperto i lavori ringraziando le organizzazioni dei lavoratori e delle imprese ha chiesto loro di manifestare le necessità e le priorità del settore produttivo del paese per arrivare a una manovra di bilancio che tengo conto delle necessità vere di oggi muove l’economia e l’occupazione. A tal proposito Agnelli ha ricordato alcuni degli handicap che ogni giorno vivono le industrie italiane rispetto ai competitor. “Passiamo oltre 36 giorni l’anno dietro adempimenti burocratici, abbiamo infrastrutture che ci penalizzano in caso di bandi e gare d’appalto per oltre il 7%, un costo dell’energia, che ci vede tra gli ultimi in Europa, con costi pari all’87% in più rispetto alle PMI dell’UE, maggiorazione dovuta alle sole accise”.  Il presidente di Confimi ha poi ricordato i costi indetraibili per le aziende (auto, telefoni …) mai erroneamente considerati un reale costo per gli imprenditori chiudendo poi con un tema caro alla confederazione. “Il Governo si sta impegnando nel ridurre l’IRES, bene, ma vuol dire aiutare quelle aziende dai bilanci positivi, perché l’IRES si paga sugli utili. Confimi propone un’inversione della tassazione, per permettere a quelle migliaia di aziende in difficoltà di tornare a competere”.