Cannabis, De Corato a sindaci e polizia locale: rispettare la sentenza

Milano – L’assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale, Riccardo De Corato, ha scritto ai sindaci ed ai Comandi delle Polizie locali lombarde in riferimento alla recente sentenza della Cassazione sulla vendita della cannabis. “La Corte – si legge nella missiva inviata dall’assessore De Corato – ha concluso che e’ reato commercializzare al pubblico i derivati della coltivazione di cannabis sativa L., come foglie, inflorescenze, olio, resina, anche se il contenuto di THC e’ inferiore allo 0,6, a meno che questi non siano privi di effetto stupefacente o psicotropo. La sentenza e’ chiara – ha aggiunto – l’offerta a qualsiasi titolo, la distribuzione e la messa in vendita dei derivati dalla coltivazione della cannabis sativa L., integrano la fattispecie incriminatrice di cui al D.P.R. n.309/1990, ex art. 73”. L’assessore chiede ai Sindaci ed alle polizie locali di “prestare una particolare attenzione alle conseguenze che derivano da tale autorevole pronuncia nei confronti dei growshop che si sono velocemente diffusi sul territorio nazionale e lombardo in particolare”. “In Lombardia – evidenzia l’assessore – nel 2019, ci sarebbero ben 121 ‘cannabis shop’ di cui 51 solo nella provincia di Milano, con un incremento di 23 attivita’ rispetto al 2018. Nel 2017 gli esercizi commerciali di questo tipo erano circa la meta’: 67 in tutta la Lombardia. Oltre alla provincia di Milano, seconda in Italia dopo Roma con 87 esercizi e seguita da Torino con 34 punti vendita, troviamo Brescia con 14 negozi (+9 rispetto al 2018) e al terzo posto le provincie di Monza Brianza, Bergamo e Varese che dispongono di 13 esercizi. Segue Pavia con 5 unita’ come lo scorso anno, Lecco e Cremona passano entrambe da 2 a 3 negozi seguite dai 2 di Como e Mantova. In ultima posizione Lodi e Sondrio.