Lombardia, lavoro: difficile trovare il 28% degli addetti
Milano – Secondo Carlo Sangalli, presidente Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi: “Il numero crescente di giovani che vanno all’estero, per restarci, penalizza il nostro Paese. Dobbiamo invece attrarre e valorizzare capitale umano a livello internazionale sia italiano che straniero. Ecco perché è importante e strategico il progetto Talents in Motion che, in una logica pubblico-privato, contribuisce a rafforzare l’attrattività dell’Italia”. In Lombardia, secondo le previsioni delle imprese per l’anno 2018, in una elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, è difficile trovare i candidati giusti nel 28% dei casi, pari a 166 mila ingressi su 666 mila ingressi, un dato in linea con quello italiano. Più difficoltà a trovare i candidati a Mantova col 33% degli ingressi pari a 8 mila addetti, Monza e Brianza e a Brescia, Pavia, Varese e Lecco col 31% pari a 13 mila, 26 mila, 7 mila, 14 mila, 5 mila. Più facilità di selezione a Milano col 25% pari a 72 mila ingressi difficili su 291 mila totali. A Lodi sono difficili da trovare oltre 2 mila profili, il 26%. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati del Sistema Informativo Excelsior realizzato da Unioncamere in collaborazione con ANPAL sulle previsioni sugli ingressi da parte delle imprese, collaborazioni temporanee escluse, relative all’anno 2018. In Lombardia su 666 mila ingressi nel 2018 i più difficili da trovare sono stati gli specialistici in scienze matematiche, informatiche, fisiche e naturali (57% e 8.240 ingressi), gli artigiani e operai specializzati in metalmeccanica ed elettronica (51,5% e 54.630 ingressi) e gli operai specializzati in meccanica di precisione, stampa e gli artigiani artistici con una difficoltà di reperimento del 49,1% su un totale di 3.260 ingressi. Gli operai specializzati nella meccanica di precisione, stampa e artigiani artistici sono i più difficili da trovare a Milano (1.220 ingressi, il 69,7% con difficoltà di reperimento. Le professioni difficili da trovare nelle province lombarde. Gli operai specializzati in meccanica di precisione, stampa e gli artigiani artistici sono stati difficilmente reperibili a Milano (69,7% la percentuale di difficoltà e 1.220 gli ingressi), gli specialisti in scienze matematiche, informatiche, fisiche e naturali a Brescia (62,5%, 320), Monza Brianza (68,2%, 660), Bergamo (65,5%, 580) e Lecco (66,7%, 60), i conduttori di impianti industriali a Sondrio (63,6%, 110), gli artigiani e operai specializzati in metalmeccanica ed elettronica a Cremona (55,6%, 1.620), gli ingegneri a Mantova (63,6%, 220), gli amministratori o direttori di grandi aziende a Lodi (100%, 10) e i responsabili di piccole imprese a Pavia (100%, 20), Varese e Como (100%, 10).