Roma – “La massiccia adesione in tutta Italia allo sciopero di oggi delle lavoratrici e dei lavoratori del settore energia e petrolio deve indurre ora le aziende a rinnovare il contratto nazionale di lavoro scaduto il 31 dicembre scorso”. E’ quanto ha dichiarato il Segretario generale aggiunto della Cisl Luigi Sbarra. “Noi sosteniamo e condividiamo fortemente le ragioni della protesta dei lavoratori che meritano più rispetto da parte delle aziende del settore petrolifero. C’è un ingiustificato irrigidimento sulla determinazione degli aumenti salariali, senza riconoscere norme condivise e prassi consolidate previste anche dall’accordo di Cgil, Cisl, Uil con Confindustria del 9 marzo 2018. Non c’è alcuna giustificazione a questo atteggiamento di chiusura da parte delle aziende, visti anche gli andamenti positivi del settore, come hanno ribadito oggi i sindacati di categoria, cui va il nostro pieno sostegno e migliaia di lavoratori in sciopero in tutti gli stabilimenti italiani dal Nord al Sud per la tutela dei salari ed il rispetto delle norme pattuite”.