Taxi in Commissione: positivo il confronto col comune di Milano

Milano – Oggi a palazzo Marino commissione Trasporti dedicata alla vertenza Taxi. L’assessore Marco Granelli ha illustrato la posizione del comune di Milano, che ha proposto 500 nuove licenze, dopo gli ultimi incontri con la categoria. Granelli ha spiegato che dai “Dati raccolti e dai calcoli elaborati si presenta un numero di chiamate inevase del 14%. Con punte, in alcune ore della giornata del 28%. Sulla base di questi rilievi riteniamo necessario potenziare l’offerta taxi a Milano, dove domanda mobilità cresce”. Tenuto conto anche della diminuita motorizzazione, a causa del consolidamento di Area C pari al 30% dei veicoli”. Il comu e parla di più interventi, accanto all’aumento del numero delle licenze, insiste sulle doppie guide da ampliare non solo ai familiari, sul taxi sharing (più passeggeri sullo stesso taxi, tipo da stazione Centrale verso Malpensa durante la chiusura di Liante), anche attraverso piattaforme web. Le nuove 500 licenze saranno per veicoli elettrici. Durante il mese di luglio la proposta verrà aggiornata, tenuto conto della collaborazione che la categoria sta prestando. Virginio Vargas della Fit Cisl Lombardia, anche a nome di Confcooperative, ha ricordato che occorre lavorare in una logica di bacino (dove le licenze sono già 5380). “Vanno ottimizzati i servizi di chiamata e va realizzata l’interconnessione tra tutti gli operatori. Anche perché il cliente ha diritto di ottenere il taxi più vicino”. Claudio Severgnini (Tam) ha spiegato che a Milano  Milano l’83% auto dei Taxi è ecologico ed è dotato del Pos. I tassi di congestione del traffico sono alti al punto che la velocità media nelle ore di punta è di 7km l’ora. D’altra parte stiamo vivendo l’emergenza cantieri, con 40 zone interessate. Ci sono poi i frequenti blocchi del metrò e la situazione che si determina coi grandi eventi e i concerti, quando la domanda di taxi cresce in modo esponenziale. Occorre trovare soluzioni fino al termine di questa emergenza, poi si vedrà”. Le proposte: sbloccare possibilità fino a 16 ore ogni auto; intervenire sul turno libero di fine settimana, da decidere assieme. Dall’esperienza di Expo si capisce che la situazione può essere affrontata con provvedimenti condivisi, senza aumentare il numero delle licenze”.