Teatro alla Scala: Slc Cgil, basta col totonomi

Milano – “Da ormai diverse settimane sui giornali locali e nazionali leggiamo di una disputa priva di contenuti di merito sul nome del futuro sovrintendente del Teatro alla Scala di Milano”, scrive in una nota il sindacato Slc Cgil di Milano. “In questi anni il Teatro alla Scala ha attuato un modello produttivo virtuoso che pensiamo debba essere confermato e sviluppato poichè ha determinato un aumento del numero di spettacoli e di alzate di sipario e l’apertura a tutta la cittadinanza (compresi i bambini delle scuole milanesi). Sono parallelamente aumentati gli incassi da biglietteria e i fondi dai privati e questo ha permesso di destinare alla produzione una quantità di risorse necessaria per sostenere l’aumento dell’offerta. Parallelamente, infatti, è aumentato il numero dei dipendenti ed è stato rinnovato positivamente il contratto di lavoro aziendale. E’ necessario quindi confermare un modello ma è altrettanto necessario, e questo chiediamo al sindaco Sala, avviare subito un confronto sul nuovo Centro di Produzione del Teatro poichè l’attuale sito della ex Area Ansaldo, è insufficiente e inadeguato. Pensiamo ad un nuovo sito, di ampie dimensioni, che deve diventare non solo la fabbrica del Teatro e luogo della produzione, non solo i magazzini, ma anche la sede dell’Accademia del Teatro alla Scala, dove vengono formate le nuove generazioni di artisti e maestranze. Insomma, la cittadella della produzione dello spettacolo dal vivo di cui la nostra città si pone alla guida nel mondo come eccellenza assoluta e che tale ruolo vuole continuare ad esercitare”, conclude il sindacato.