Sbloccacantieri, Feneal Uil Lombardia: “E’ un fermo all’edilizia”

Sbloccacantieri, Feneal Uil Lombardia: “E’ un fermo all’edilizia”

Milano – Feneal Uil Lombardia critica sullo Sbloccacantieri. Ecco la nota: “Il sindacato chiede che la Lombardia torni ad essere traino su cantieri, edilizia, territorio, infrastrutture, urbanistica e lavoro Negli ultimi mesi, dopo i continui interventi del sindacato confederale e di categoria e delle associazioni imprenditoriali, il tema delle Infrastrutture, i temi come la messa in sicurezza e la manutenzione del territorio, la programmazione delle grandi opere, la definizione di un piano di infrastrutturazione energetica, l’innovazione, le nuove tecnologie e gli investimenti nel comparto immobiliare pubblico privato, sono stati all’ordine del giorno di numerose manifestazioni e convegni. Il Governo gialloverde a guida Lega Cinque Stelle, anche su questo argomento, non ha fatto mancare visioni divergenti e contrasti soprattutto sulle grandi opere e sulla Tav in particolare”. “Il Dl Sblocca Cantieri ha poco di sblocco e molto di vetrina – commenta Enrico Vizza, Segretario Generale Feneal Uil Lombardia – perché manca ancora una lista di opere che si ritiene di dover sbloccare e far ripartire come priorità. Il nostro Paese se non vuole restare nella stagnazione e nella recessione, può rimettere in moto l’economia e iniziare un percorso di crescita, solo con le infrastrutture e le grandi opere”. “Invece di andare avanti – prosegue la nota – si rischia di tornare indietro; in Parlamento giace una decina di testi di legge sui temi della rigenerazione urbana e su consumo del suolo, lasciando le Regioni senza linee guida. In assenza di un vero piano nazionale sulle tre R (Recupero, Ristrutturazione, Rigenerazione), difficilmente in Italia il settore delle costruzioni troverà un rilancio”. “A maggio in Lombardia andranno al voto circa mille Comuni – prosegue Vizza – il rilancio del settore delle costruzioni e delle infrastrutture deve essere una priorità dei candidati; bisogna puntare sul recupero del patrimonio immobiliare, delle aree dismesse, dell’innovazione delle città. Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, grazie anche al tavolo regionale dell’Edilizia, cui partecipano associazioni datoriali, professionali e sindacali, può e deve creare gli strumenti per promuovere e valorizzare il settore delle costruzioni; il sindacato su questo tema e su questi strumenti sarà un alleato perché è quello che ci chiedono i lavoratori”. “Sappiamo bene  – aggiunge Vito Panzarella, segretario generale nazionale della Feneal Uil – che i problemi del settore non possono essere risolti con un decreto legge, ma parimenti pensiamo che sia indispensabile affrontarli in una visione complessiva che metta sempre al centro legalità e qualità delle imprese. Se fosse confermato il testo annunciato andremmo in una direzione completamente opposta, in quanto mettere in discussione le attuali soglie previste per il subappalto o trovare escamotage per il loro superamento, così come allargare ulteriormente le procedure negoziate di gara, innalzando le soglie, finirebbe inevitabilmente per provocare tagli che colpirebbero per i primi i lavoratori che quelle opere le realizzano. Noi chiediamo la riapertura dei cantieri ed il completamento di grandi e piccole opere ma ciò non deve comportare meno regole e meno sicurezza, in caso contrario siamo pronti a mobilitarci di nuovo”. Una delegazione della Feneal Uil Lombardia parteciperà alla manifestazione Si Tav in programma a Torino sabato 6 aprile.