Personale sanitario, Uil: “Legge contro aggressioni, finalmente atto concreto”

Personale sanitario, Uil: “Legge contro aggressioni, finalmente atto concreto”

Milano – “Finalmente un atto concreto per i dipendenti del Servizio Sanitario Regionale”, con queste parole, il Segretario Generale della UIL FPL Milano e Lombardia Daniele Ferruccio Ballabio, commenta il deposito in Regione Lombardia del progetto di Legge per contrastare le aggressioni subite dal personale sanitario. Minacce, insulti, spinte e botte sono ormai la consuetudine nei pronto soccorso, SERT, Psichiatrie,Ostetricie, CUP. “Ogni giorno, si registra un’escalation continua di aggressioni contro il personale sanitario – continua Ballabio – personale che non si sente tutelato dalla legge né dalla propria Azienda dove opera spesso in condizioni di forte disagio”. Il progetto di Legge elaborato con il contributo della Segreteria Regionale UIL FPL Milano e Lombardia, con il coinvolgimento del coordinatore dell’area metropolitana Gianni De Francesco, obbliga le Aziende a tutelare il proprio personale vittima di violenza e/o aggressione fornendo assistenza legale, sanitaria ed economica. Auspichiamo che il passo in avanti fatto in Regione Lombardia, venga recepito anche da altre regioni. Oggi nessuno può negare  il fenomeno, neanche le conseguenze che il personale, vittima di aggressioni fisiche e verbali subisce, che spesso per le conseguenze necessitano di cure farmacologiche e psicologiche e non di rado lasciano un segno indelebile nella persona offesa. È giusta la previsione di tutelare anche questi aspetti e il progetto di legge appena presentato ne recepisce l’impellente necessità. Questo progetto è in linea con un analogo disegno di legge che sta per essere depositato in Parlamento, a cura della Segreteria Generale Nazionale UIL FPL, per tutelare tutti i dipendenti degli Enti Locali e Regioni. “Ora inizieremo, in ogni azienda,una campagna di sensibilizzazione per illustrare il progetto di Legge, chiedendo il sostegno dei Cittadini e dei Lavoratori attraverso una raccolta firme presso i nostri gazebo” conclude Ballabio.