Reddito cittadinanza: Bonini (Cgil), il lavoro resta al centro

Reddito di cittadinanza
Reddito di cittadinanza

Milano – Bilancio politico del “primo giorno” per il reddito di cittadinanza al Caf Cgil di Massimo Bonini, segretario della Camera del Lavoro di Milano: “Ieri le nostre sedi sono state impegnate ad assistere tutti coloro che vedono nel reddito di cittadinanza una speranza per ripartire. Tutto è andato nel migliore dei modi grazie al lavoro e alla professionalità delle nostre funzionarie e dei nostri funzionari che ogni giorno accolgono tutti per dare un supporto nei nostri sportelli. Due riflessioni. Per ironia della sorte il Governo che vuole fare fuori il sindacato ha chiesto aiuto al sindacato stesso per gestire le domande dei richiedenti. Sarebbe consigliabile usare il buon senso quando si pronunciano certe frasi anche nelle aule del Parlamento. E poi, come diciamo da tanto tempo, abbiamo ancora una volta toccato con mano la vera necessità del Paese. Il lavoro. Tema ancora oggi non seguito con attenzione dalla politica se non in termini ideologici. Noi non siamo d’accordo su come è stato pensato il reddito di cittadinanza ma credo che si possa intravedere un tema concreto che è la necessità di lavorare. Ed è la cosa che chiedono di tutti di volere quando vengono agli sportelli. E allora si rifletta su quanto fatto in passato, sugli errori. Tanti… Era meglio avere un’efficiente sistema di politiche attive piuttosto che un articolo 18 in meno. Con quali soldi? Con i miliardi spesi per incentivare le assunzioni a tempo indeterminato che non prevedevano gli stessi diritti di chi già lavorava e che hanno prodotto solo qualche zero virgola in più e anche lavoro meno stabile. Miliardi…tanti ne bastavano per migliorare gli attuali centri per l’impiego, assumere personale qualificato e avviare politiche di formazione serie e coerenti con i cambiamenti del lavoro di oggi. Per riconnettersi con la gente quel pezzo di storia andrebbe cancellato”, conclude Bonini su Facebook.