Esselunga: vendita, le quote di Violetta Caprotti passano di mano

Milano – Violetta Caprotti ha affidato a Mediobanca l’incarico di advisor finanziario ad ampio spettro per la valutazione di Esselunga nell’ambito della vendita della quota nella holding del gruppo a Giuliana Albera, moglie di secondo letto del fondatore Bernardo Caprotti e alla figlia Marina. Il fratello di Violetta, Giuseppe, ha firmato invece con gli advisor Marco Costaguta e Marco Lippi. I legali in campo sono lo studio Erede per Violetta e Roberto Casati per Giuseppe. La scelta di Violetta è caduta non a caso su Piazzetta Cuccia visto che il padre Bernardo, scomparso nel 2016, aveva già una consuetudine con la banca e il suo a.d Alberto Nagel. La scelta degli advisor si inserisce nella vendita da parte dei due fratelli del loro 30% in Supermarkets Italiani, holding di controllo della catena della grande distribuzione, a Giuliana Albera e a Marina, alle quali il fondatore di Esselunga aveva affidato il controllo del gruppo. Esselunga aveva dato incarico lo scorso autunno a Zaoui&C, casa d’affari con base a Londra, di valutare le diverse opzioni sul tappeto. Poi, all’inizio di quest’anno, la seconda moglie di Caprotti e la figlia hanno avviato la procedura per liquidare Violetta e Giuseppe e salire così al 100% di Supermarkets Italiani esercitando l’opzione call che indica un prezzo d’acquisto “determinato da terze parti indipendenti”.  Ora la sfida è trovare un prezzo che soddisfi i due schieramenti della famiglia. Zaoui &C aveva valutato la catena di supermercati tra i 4 e i 4,5 miliardi di euro corrispondente a un assegno per Violetta e Giuseppe tra 1,2 e 1,35 miliardi. Si tratta di un valore inferiore a un miliardo a testa al quale, si era detto, puntavano i due per vendere.