Sicurezza sul lavoro: un corso per le Pmi  

Milano – Milano sempre più attenta a promuovere e supportare le iniziative volte a sensibilizzare le aziende sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Presentato questa mattina a Palazzo Marino il primo corso per la promozione della salute nei luoghi di lavoro con particolare attenzione al rischio chimico e al rischio derivante da lavori in ambienti confinati. A illustrare le finalità dell’iniziativa il Prefetto di Milano, Renato Saccone, con l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio Cristina Tajani e l’assessore al Welfare di Regione di Lombardia, Giulio Gallera. Il corso che prende avvio oggi, e che verrà replicato più volte nei mesi a seguire, si svolge presso gli spazi comunali del Centro per la Cultura della Prevenzione nei luoghi di lavoro e di vita (CCP) in viale Gabriele d’Annunzio 15 a Milano e si rivolge esplicitamente agli attori della prevenzione aziendale di piccole e medie imprese e realtà artigiane: i datori di lavoro con il coinvolgimento delle figure tecniche (medici del lavoro,  RLS, RLST, RSPP e ASPP) con particolare attenzione ai settori della metalmeccanica, dei trattamento rifiuti, dell’edilizia, del tessile e delle bonifiche ambientali. Grazie a una didattica innovativa e interattiva, che si avvale di filmati e momenti di discussione collettivi, i partecipanti si troveranno a confrontarsi con reali analisi e valutazioni dei rischi e della sicurezza nei luoghi di lavoro, guidati e supervisionati da esperti dei VVFF, INAIL e ATS con l’obiettivo di far acquisire ai partecipanti le competenze minime per rielaborare un tema di interesse aziendale (ad es. valutazione del rischio chimico, rischio incendio etc.) e nel contempo trasmettere un metodo di analisi concreto che consenta di definire comportamenti corretti a prevenire eventuali situazioni di rischio. L’avvio del primo corso si inserisce nella più ampia azione di prevenzione e informazione posta in essere dal “Tavolo di coordinamento permanente per la sicurezza e la prevenzione degli incidenti”, nato a seguito del grave incidente presso la ditta Lamina nel gennaio 2018. Il Tavolo vede attualmente impegnati, in una proficua sinergia, Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano, Comune di Milano, Ispettorato Territoriale del Lavoro, Vigili del Fuoco, INAIL, ATS Città Metropolitana di Milano, Assolombarda, Assimpredil Ance, CGIL, CISL e UIL nonché il Politecnico di Milano, la Clinica del Lavoro “Luigi Devoto” e l’ Ufficio Scolastico Territoriale. Due gli obiettivi principali perseguiti dal Tavolo permanente per la sicurezza. Il primo, di carattere formativo/informativo, è volto a promuovere una nuova cultura del lavoro e della sicurezza, soprattutto verso i giovani e le nuove imprese, attraverso efficaci campagne di comunicazione, corsi e azioni mirate volte a sensibilizzare tutti i soggetti, a vario titolo, interessati ai temi della sicurezza sui luoghi di lavoro i datori di lavoro e i lavoratori, in aggiunta a quanto già previsto in materia dalla normativa vigente, dal testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro del 2008. Il secondo è esplicitamente rivolto alla condivisione delle informazioni e all’implementazione dei controlli coordinati da ATS Città Metropolitana di Milano attraverso la programmazione e l’avvio di piani mirati di “prevenzione”. L’implemento dell’attività di controllo sarà finanziata anche grazie ai proventi delle sanzioni emesse dall’ATS in materia di sicurezza sul lavoro. In particolare con tali risorse ci si potrà avvalere dell’apporto di 18 nuovi tecnici, di cui 3 ingegneri e 3 chimici, che svolgeranno attività di controllo presso le realtà che utilizzano sostanze pericolose o macchinari vetusti a rischio incidente.

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Milano – “A meno di un anno dalla sottoscrizione del ‘Protocollo d’intesa per potenziare la sicurezza sul lavoro in ambiti particolarmente a rischio’, oggi tracciamo un primo bilancio sulle importanti azioni avviate per potenziare i livelli di legalità e di sicurezza sui luoghi di lavoro, con particolare riguardo a quei settori ritenuti più esposti a rischio – spiega il Prefetto di Milano, Renato Saccone –. È stato costituito presso la Prefettura il ‘Tavolo di coordinamento permanente per la sicurezza e la prevenzione degli incidenti’ che ha promosso la realizzazione di specifici percorsi formativi e l’implementazione dell’attività di controllo, attraverso un’azione unitaria e coordinata degli enti di vigilanza preposti. Una risposta concreta del sistema di rete interistituzionale che, con il coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali, delle Associazioni di categoria e del mondo dell’Università, persegue obiettivi condivisi per sostenere e diffondere una permanente educazione alla cultura della legalità e della sicurezza”. “L’avvio di questo corso si inserisce e implementa l’azione posta in essere dall’Amministrazione comunale in questi anni, per promuovere e diffondere una nuova cultura della prevenzione in collaborazione con tutti gli enti preposti – dichiara l’assessore Tajani –. L’esperienza del Centro per la Cultura della Prevenzione, nato nel 2015 per contribuire alla buona riuscita di Expo, rappresenta la base da cui siamo partiti per l’istituzione del Tavolo prefettizio permanente per la sicurezza, espressione dell’impegno di tutte le istituzioni per la tutela dei luoghi di lavoro e dei lavoratori in tutti gli altri ambiti del vivere quotidiano: dalla casa alla strada, passando per i mezzi di trasporto, alle scuole sino alle palestre e ai luoghi di svago”. “La sicurezza sui luoghi di lavoro si radica a partire da un’impostazione innanzitutto culturale, che deriva da azioni congiunte messe in campo dalle istituzioni, dalle compagini datoriali e dalle stesse maestranze. Le iniziative di formazione, come quella presentata oggi, sono il pilastro attorno al quale si rendono concrete le misure di prevenzione, gli atteggiamenti e gli accorgimenti da osservare a tutela delle persone e degli ambienti di vita –  commenta l’assessore al welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera –. L’impegno di Regione Lombardia, in questo ambito, è decisamente più elevato rispetto a quanto previsto dai Livelli essenziali delle prestazioni nazionali: a tal fine, abbiamo stanziato risorse importanti (reinvestendo anche l’introito delle sanzioni) al fine di assumere istruttori e formatori che raccolgano le istanze del territorio in termini di sicurezza sul lavoro e realizzino percorsi adeguati e personalizzati in base al rischio potenziale riscontrato dalla ricognizione precedente”.