Sala: Italia rischia la serie B della crescita

Beppe Sala
Beppe Sala

Milano – Un Giuseppe Sala, dopo l’incontro col sindaco di Lione Gerrard Collomb, a tutto campo per difendere il progetto della Tav. Perché c’è anche “il tema del supporto al sistema industriale: siamo un paese produttore ed esportatore, quindi fermarsi è una follia. Un tema di rapporti italo francesi e poi di valorizzare le due dorsali che vanno da est a ovest, con la via della seta e da nord a sud. Milano sta proprio nel mezzo”, chiarisce il sindaco. Poi la polemica: “Sono meravigliato come si possa, sull’altare delle elezioni europee, rischiare di perdere questa opportunità.  Perdere questi finanziamenti non ci fa perdere solo risorse ma anche la credibilità”. E pensare che in Europa “nel piano 2021-2027 ci saranno finanziamenti enormi, su cui sarà meglio che ci spicciamo”. Poi un’amara constatazione: “Nella serie B dei diritti ci siamo già e ci stiamo avviando nella serie B della crescita, col nostro 0,2 siamo il fanalino di coda. Milano e il suo territorio vogliono giocare in serie A”. Sull’ipotesi di ricorrere ad un referendum per realizzare la Tav Sala è scettico: “Credo al ruolo della politica, poi si possono fare tutti i referendum ma spero che gli italiani comincino a valutare la politica per la capacità di decidere”. “Non divento pazzo per tutta questa retorica sul referendum, dico che la politica deve avere la schiena diritta e la capacità di decidere. Siamo ancora in tempo, spero che tutto il nord si mobiliti”, conclude.