Milano – L’edizione 2019 del Cyber Security Risk Report “What’s Now and What’s Next” realizzato dagli specialisti per le Cyber Solutions di Aon – primo gruppo in Italia e nel mondo nella consulenza dei rischi e delle risorse umane, nell’intermediazione assicurativa e riassicurativa, ha individuato otto principali aree di rischio per la sicurezza informatica che le organizzazioni si troveranno ad affrontare nel corso di quest’anno. Lo studio ha messo in evidenza come la tecnologia e il passaggio al digitale delle aziende di tutti i settori abbiano portato con sé grandi opportunità per le imprese, velocizzando il trasferimento di informazioni e creando nuove opportunità di business, ma anche un sensibile aumento dei rischi da presidiare. I rapidi e continui cambiamenti tecnologici hanno portato ad un forte aumento nel numero di touch point ai quali i criminali informatici possono avere accesso all’interno di un’azienda. La sintesi. Il 21% delle aziende ha subito nel 2018 una violazione di dati a causa di dispositivi IoT non garantiti e per il 18% gli attacchi sono stati causati da dispositivi di terze parti. Il 53% di professionisti che operano nella sicurezza informatica ha dichiarato di aver subito un attacco nell’ultimo anno proveniente da un interno all’azienda. Il valore delle operazioni di M&A conclusesi nel 2018 supererà i 4 trilioni di dollari. I criminali informatici sempre più spesso prendono di mira le aziende target oggetto di acquisizione di aziende più grandi nel periodo tra l’annuncio del deal e il closing dell’operazione. La condivisione di informazioni provenienti dalle fonti di Threat Intelligence non solo all’interno dell’azienda, ma anche alle altre imprese e ai diversi settori, può contribuire a migliorare la sicurezza dei dati delle aziende e degli individui. “Nel 2018 abbiamo osservato come l’adozione di una pianificazione e preparazione proattiva in ambito informatico abbia dato i suoi frutti alle aziende che hanno investito in tal senso e nel 2019 ci aspettiamo che la necessità di una pianificazione ancora più serrata non potrà che accelerare ulteriormente”, ha dichiarato J. Hogg, CEO di Cyber Solutions di Aon. “I top manager devono lavorare per difendere sempre meglio le loro aziende e i loro processi, identificando al contempo come poter meglio beneficiare delle opportunità offerte dalla tecnologia e dalla trasformazione digitale. L’edizione 2019 del report di Aon ha messo inoltre in evidenza come le organizzazioni debbano riconoscere la necessità di condividere le informazioni provenienti dalle fonti di Threat Intelligence non solo sulla propria rete, ma anche all’esterno. La collaborazione all’interno dell’azienda e tra le imprese e i settori può infatti contribuire a migliorare la sicurezza dei dati delle aziende e degli individui. Lavorare insieme può portare a un’ottimizzazione degli sforzi per fronteggiare gli hacker, innalzando al contempo la soglia di attenzione e rendendo tutte le parti più preparate a gestire un possibile attacco cyber”.