Salini Impregilo-Astaldi: Fillea pronta a fare la sua parte

Roma – Pur con tutta la cautela del caso ed in attesa degli sviluppi sia sul fronte giudiziario (tribunale di Roma) che tecnico finanziario (i reali atteggiamenti dei creditori e delle banche), come Fillea Cgil guardiamo con speranza alla possibilità che nasca un grande player italiano delle costruzioni, rafforzando le sinergie tra Salini Impregilo e Astaldi. Lo ha dichiarato ieri il segretario generale della Fillea, Alessandro Genovesi. Si tratta come è noto di un grande soggetto industriale che oltre ad un portafoglio di circa 33 miliardi e 45 mila dipendenti, darebbe stabilità al settore delle grandi opere, a partire da quelle già avviate nel nostro paese, e permetterebbe di salvaguardare un patrimonio di professionalità e competenze unico al mondo. Molti aspetti sono sicuramente ancora incerti e da definire, sia a tutela dei creditori con la vendita di asset no core (e vorremo capire, quando sarà il momento, il riferimento alla sede romana, citata nel comunicato ufficiale di Salini), sia soprattutto rispetto al merito e ai tempi dell’eventuale approvazione dell’omologa del tribunale. Confidiamo però nella velocità della decisione e soprattutto nel senso di responsabilità del sistema bancario nazionale. Soprattutto riteniamo fondamentale, per l’intero settore e per altre importanti aziende che potrebbero conoscere un rilancio industriale significativo, il ruolo decisivo del Governo e di Cassa Depositi e Prestiti. Il sindacato e la Fillea Cgil sono pronti a fare la propria parte, a facilitare soluzioni di rilancio e di efficienza delle imprese, a partire proprio dall’eventuale sinergia tra Salini Impregilo e Astaldi. Ma è dovere del Governo mettere in campo una domanda pubblica di qualità, strategie industriali complessive, strumenti finanziari e normativi in grado di rispondere alle esigenze di modernizzazione delle nostre infrastrutture, dei nostri territori e delle nostre città, sostenendo un mercato e un’occupazione di qualità. Anche per queste ragioni il 15 marzo, insieme a Filca Cisl e Feneal Uil saremo in piazza a Roma, per chiedere di rilanciare il settore, le imprese ed i lavoratori che vi operano. Se non riparte il settore delle costruzioni, dall’edilizia ai materiali, non ripartirà la nostra economia.