I governatori del nord tutti pro Tav

I governatori del nord tutti pro Tav

Milano – E’ il Corriere Della Sera a raccogliere l’opinione favorevole alla Tav dei governatori del nord. Un ‘si” alla Tav e contro l’analisi costi-benefici. Per Sergio Chiamparino, Giovanni Toti, Attilio Fontana e Luza Zaia, lo sviluppo che puo’ derivare dall’opera non e’ misurabile a priori. Il governatore del Piemonte, Chiamparino, critica il metodo d’analisi: “quando vedo che alla voce ‘costi’ vengono inseriti i mancati introiti per il consumo di carburante penso di essere finito nel mondo al contrario”, “come si fa a definire costo quello che ad ogni evidenza e’ un beneficio per l’ambiente?”. Quello ligure, Toti, contesta “in radice l’idea di affidare a una istanza tecnica una valutazione che, per i mille aspetti che chiama in causa, tocca ai politici”, perche’ “le infrastrutture servono a creare uno sviluppo per sua natura indefinito nell’immediato”, “certo, mi auguro che la Lega tenga fede al suo dna di forza che difende le ragioni del Nord produttivo”. I due governatori leghisti, Fontana e Zaia, legano l’opera allo sviluppo del territorio. “Resto dell’idea che ho sempre avuto – dice il presidente della Lombardia, Fontana -: la Tav si deve fare perche’ alla sua realizzazione e’ legato lo sviluppo del Nord”, e “valutare i benefici che puo’ apportare una infrastruttura non e’ come fare un’analisi di laboratorio. La Tav serve a collegare ancor di piu’ il nostro Paese all’Europa. I benefici che ne possono derivare non si possono calcolare a priori”. Il governatore veneto Zaia teme che il no abbia un “impatto negativo” sulle economie di tutto “l’asse padano”, perche’ “i traffici con l’area danubiano-balcanica si sposteranno inevitabilmente a Nord delle Alpi”.