Gelo e xylella, Coldiretti: persi 100mila posti di lavoro in filiera olio

Milano – Nel 2018 sono stati cancellati centomila posti di lavoro in Italia nella filiera dell’olio extravergine di oliva. Il trend rischia di continuare anche nel 2019 se non si interviene con strumenti adeguati per affrontare l’emergenza e rilanciare il settore. Questo il tema della protesta Salva Made in Italy organizzata dalla Coldiretti in Piazza Montecitorio davanti al Parlamento. Gli agricoltori colpiti dalle calamità hanno espresso la loro rabbia, dopo aver visto dimezzato il raccolto nazionale di olio di oliva. Mentre la Xylella continua ad avanzare, il conto dei danni ha raggiunto gli 1,2 miliardi di euro. Nel comparto secondo la Coldiretti trovano possibilità di occupazione duecentomila persone tra imprenditori, familiari, dipendenti nelle campagne, nei frantoi e nell’industria. Il settore fattura 3 miliardi di euro e consta di un patrimonio di più di 200 milioni di piante su oltre un milione di ettari di territorio da Nord a Sud della Penisola. Dal punto di vista qualitativo ltalia è leader nel mondo e vanta 43 DOP e 4 IGP, oltre a 533 varietà di olive, il più vasto tesoro di biodiversità del mondo. Una ricchezza economica, occupazionale, ambientale e turistica che sotto la pressione dei cambiamenti climatici che compromettono i raccolti e dell’avanzare della Xylella rischia ora di avere pesanti conseguenze. “Per affrontare l’emergenza serve un intervento mirato per consentire ai produttori duramente colpiti dalle gelate di ripartire con un efficace coordinamento istituzionale tra il livello regionale e quello nazionale” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini e continua dicendo “occorre difendere l’extravergine italiane nell’ambito dei negoziati internazionale e contro le frodi del prodotto straniero spacciato per italiano”. “Sul piano strutturale – spiega Prandini – per rimanere competitivi e non essere condannati all’irrilevanza in un settore fondamentale per il Made in Italy deve partire al più presto il Piano Salva Olio presentato dalla Coldiretti per rilanciare il settore con una strategia nazionale e investimenti adeguati, anche per realizzare nuovi impianti, così come è stato fatto da altri Paesi concorrenti. Ma anche sul fronte Xylella, dopo i ritardi accumulati con il rinvio della presentazione alla conferenza Stato Regioni del decreto sul piano di interventi, serve un deciso cambio di passo con risorse adeguate per gli agricoltori colpiti e le necessarie eradicazioni chirurgiche che, se fossero state fatte prima, avrebbero risparmiato alla Puglia e all’Italia questa situazione drammatica.”