Industria: Cgil, quadro fosco, servono investimenti e innovazione

Roma – “Il 2018 si è chiuso con un pesante calo della produzione industriale e le previsioni per il 2019 non sono positive. Un quadro fosco che conferma l’entrata in recessione del Paese con prevedibili e pesanti ripercussioni sul sistema produttivo e sull’occupazione”. Così la Cgil Nazionale commenta i dati diffusi quest’oggi dall’Istat. “Quanto rilevato dall’Istituto Nazionale di Statistica – sottolinea la Confederazione – contraddice clamorosamente le incaute affermazioni sia del Presidente del Consiglio che del ministro dello Sviluppo economico circa una presunta ripresa dell’Italia. Si abbandonino i falsi ottimismi e si metta mano ad una situazione che rischia di presentare un conto assai grave in termini di possibili e ulteriori perdite di posti di lavoro e del perdurare di un declino della manifattura italiana”. In particolare, si legge nella nota “occorre: una nuova politica industriale fondata su investimenti e innovazione; risolvere rapidamente i casi di crisi aziendali aperti; rivedere il sistema di ammortizzatori sociali messo in discussione dalle scelte dei precedenti governi, così come chiediamo in un protocollo d’intesa sottoscritto insieme a Cisl, Uil e Confindustria. Inoltre, servirebbe ripensare ed evitare di mettere in atto misure sbagliate come quelle sull’auto, che rappresenta il settore che oggi segna la caduta più grave”. “Anche per queste ragioni domani saremo in piazza a Roma per una grande manifestazione nazionale unitaria. Al Governo chiediamo l’apertura di un confronto vero e serrato su questi temi, in assenza – conclude la Cgil – assumeremo tutte le iniziative per rimettere al centro il futuro dell’industria italiana e la difesa dell’occupazione”.