eFattura: Confimi Industria a Garavaglia: il 71% degli imprenditori ha avuto difficoltà

Roma – Confimi Industria ha presentato al viceministro Massimo Garavaglia, in occasione di un incontro al Mef, una nota in merito le difficoltà riscontrate in questi giorni dagli operatori affinché il Ministero abbia un primo resoconto della situazione riscontrata sul campo dalle PMI e possa intervenire al meglio attraverso proposte avanzate per gestire le problematiche attraverso gli organi competenti.  Queste difficoltà sono confermate da un sondaggio somministrato nei giorni scorsi alle associate del sistema Confimi industria (tutte imprese che tengono in proprio la contabilità) da cui emerge che: 1) alla data del 7 gennaio 2019 il 94% degli intervistati si dichiarava pronto ai nuovi adempimenti (di questi il 28% solo parzialmente); 2) a fine gennaio il 71% ha riscontrato problemi di collegamento alla rete e/o di dialogo con il SdI; 3) il  50% non sa se l’eliminazione dello spesometro generale e l’introduzione di quello mensile – esterometro – sia una semplificazione ma fra quelli che hanno risposto negativamente (il 27%) il principale motivo di titubanza (65%) è dato dalla periodicità mensile. Preoccupazione (61%) anche per la novità che da luglio prevede l’indicazione in fattura della data dell’operazione quando diversa dalla data di emissione. Ciò premesso fra le richieste di Confimi Industria vi è l’invito agli organi competenti a fornire rassicurazioni sulla non sanzionabilità dei contribuenti per i ritardi imputabili al dialogo fra “provider” e SdI. Il SdI non conosce la data (T-1) in cui il contribuente ha inoltrato la fattura (attraverso provider o pec) ma solo quella di ricezione (T0) e tale situazione potrebbe esporre il contribuente a responsabilità non proprie. Fra gli altri temi evidenziati vi è la scadenza dell’esterometro al debutto già per fine mese. Si tratta di 12 nuove scadenze – troppo invasive – che si aggiungono ad altre 4 nuove scadenze sopraggiunte: quelle del bollo virtuale. Il tutto in un contesto in cui i nuovi obblighi di fatturazione elettronica sono partiti con più di qualche difficoltà a cui si sovrappone il fatto che, ad oggi, molti operatori non dispongono ancora dell’aggiornamento per detta procedura. Confimi chiede per l’esterometro un’unica scadenza annuale agganciata alla dichiarazione annuale Iva, quantomeno per tutti quei contribuenti che non saranno interessati nel confidare nella fruizione dei benefici (poco credibili) delle c.d. precompilate (art. 4 D.Lgs 127/2015).