Incidenti sul lavoro, in Lombardia i dati peggiori

Milano – “Bilancio piu’ che drammatico per gli infortuni mortali sul lavoro. Nel 2018 si contano 1.133 vittime, ovvero 104 vittime in piu’ del 2017. E sono 786 i decessi registrati in occasione di lavoro e 347 quelli in itinere. Un vero eccidio che fa rabbrividire perche’ rimanda ad una media di mortalita’ crudele di quasi 100 persone al mese”. Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega, da 10 anni monitora l’emergenza morti bianche al fine di diffondere la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro, stenta a credere che in un decennio non sia cambiato nulla. “Anzi – sottolinea l’Ingegnere Rossato – la situazione nell’ultimo anno pare sia tristemente peggiorata. Da Nord a Sud”. La conferma giunge sulla base degli ultimi dati INAIL ma anche dalla piu’ recente indagine elaborata proprio dall’Osservatorio mestrino dove, oltre ai numeri di infortuni mortali totali, si approfondisce anche l’emergenza degli incidenti occorsi nei luoghi di lavoro.  Dalla Lombardia i dati peggiori: le vittime registrate in occasione di lavoro nel 2018 sono 113. Seguono: Emilia Romagna (84), Veneto (69), Piemonte (68), Campania (66), Lazio (63), Toscana (58), Puglia (45), Sicilia (36), Calabria (34), Liguria (33), Friuli Venezia Giulia (24), Abruzzo (19), Basilicata (15), Marche (14), Trentino Alto Adige e Sardegna (13), Molise (11), Umbria (7) e Valle D’Aosta (1). Ed e’ sempre la Lombardia a guidare la triste classifica delle morti sul lavoro, che tengono conto anche degli infortuni in itinere, con 163 vittime. Al secondo posto Emilia e Veneto (115) e terzo e’ il Piemonte (98).