Milano – “Non ci sono più scuse. Ora lavoriamo ad un accordo territoriale”, “I dati della ricerca dell’Assessorato al Lavoro confermano quello che la Filt e la Cgil di Milano dicono da più di un anno: a Milano fare il rider è un lavoro per molti immigrati o per persone espulse dal mercato del Lavoro”. A dirlo è Luca Stanzione segretario generale della Filt Cgil intervistato ai margini della presentazione della ricerca dell’Università statale e Comune di Milano – “In questi mesi siamo stati per le strade della Città, con questi lavoratori parliamo tutti i giorni. Le aziende di Food Delivery hanno raccontato la favola di un lavoro “saltuario” “per arrotondare” qualcuno nei mesi scorsi ci ha raccontato che queste persone lo fanno per “tenersi in allenamento”. Dovrebbero scusarsi con i lavoratori e con i consumatori. Noi pensiamo sia urgente un Patto Territoriale per Milano che garantisca a questi lavoratori formazione, sicurezza, mutualità territoriale e diritti in attesa che dal Governo e dal Tavolo nazionale emergano soluzioni. Un Patto per la qualità del lavoro e per garantire ai consumatori una filiera socialmente responsabile. Un Patto in cui le aziende fanno la loro parte e non ne scarichino i costi sui contribuenti milanesi”, conclude Stanzione.
