Visco: se disattese clausole di salvaguardia porterebbero disavanzo al 3%

Roma – Allarme di Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, nel suo intervento al 25esimo Congresso Assiom Forex. L’economia frena, l’Italia rallenta. “L’incertezza sulla politica di bilancio non si è dissipata”, Come ricorda infatti il numero uno di Palazzo Koch, “l’accordo con la Commissione è stato raggiunto per il 2019, ma per il 2020-21 restano da definire numerosi aspetti e, specialmente, il futuro delle cosiddette clausole di salvaguardia, il cui importo è stato portato all’1,2% del prodotto nel 2020 e all’1,5% nel 2021. Se fossero disattivate senza prevedere misure compensative, il disavanzo si collocherebbe intorno al 3 per cento del Pil in entrambi gli anni”, spiega Visco. Lo spread, anche se diminuito dal picco di metà novembre, “resta elevato, circa il doppio dei valori medi dei primi quattro mesi dello scorso anno”. “Sulle prospettive per l’anno in corso – spiega ancora Visco – e sulle proiezioni per il successivo biennio, che prefigurano il ritorno della crescita attorno all’1%, gravano fattori di rischio rilevanti, di origine sia internazionale sia interna. Tra i primi – ribadisce il governatore – i principali riguardano l’andamento degli scambi con l’estero, le vulnerabilità dei paesi emergenti e le modalità di uscita del Regno Unito dall’Unione europea. Sul fronte interno rileva ancora l’andamento dei tassi di interesse sui titoli di Stato”.