Italia maglia nera per fondi Ue in Ict e ricerca

Milano – Dall’analisi condotta dall’Osservatorio statistico dei Consulenti del lavoro emerge che “Nonostante le grandi ambizioni del piano nazionale Agenda digitale, finalizzato a rendere più competitive le aziende italiane e le infrastrutture tecnologiche, l’attuazione del programma stenta a decollare. L’Italia si colloca sul fondo della classifica dei Paesi virtuosi dell’Unione europea per la capacità di spesa dei fondi in Ict e ricerca e innovazione. In totale i fondi disponibili a valere sul Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr 2014-2020) per favorire l’innovazione nel nostro Paese sono 8,3 miliardi di euro: 6 miliardi per la ricerca e l’innovazione e 2,3 miliardi per lo sviluppo dell’Ict. Si tratta di un valore molto alto di risorse disponibili, il terzo dopo Polonia e Spagna. Ma, dopo quasi cinque anni dall’avvio dell’Agenda digitale italiana, se si osserva la quota di investimenti rendicontati e impiegati dal nostro Paese si nota che sono stati spesi solo 828 milioni (pari al 12,3% del totale), collocando l’Italia al quartultimo posto in classifica”.