Sindacati Pensionati: Lombardia, Cgil-Cisl-Uil, no al blocco della perequazione

Milano – I sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil hanno manifestato oggi a Milano, sotto la Prefettura, per protestare contro il blocco della rivalutazione delle pensioni previsto dalla manovra economica del Governo. Lo Spi Cgil ha pubblicato su Facebbok una galleria di immagini dei presidi unitari Spi-Fnp-Uilp (a Varese, Mantova e Milano) contro il blocco della perequazione delle pensioni contenuto nella manovra economica 2019 del Governo Conte. “Non ci fermeremo siamo solo alla prima mobilitazione”, spiega lo Spi guidato da Stefano Landini. “Ogni volta che c’è da trovare soldi – dice il segretario generale della Fnp Cisl Lombardia, Emilio Didonè – i governi vanno a colpire i pensionati, e il Governo giallo-verde non ha fatto eccezione. Oggi siamo in piazza non per difendere le pensioni d’oro, come qualcuno vuole far credere, ma quelle di chi ha lavorato e versato contributi per 35-40 anni e oggi si trova con un assegno da 1.200, 1.300. 1.400 euro netti al mese. I pensionati hanno già dato, è ora di dire basta”. Nonostante il periodo festivo, la piazza all’angolo fra via Vivaio e corso Monforte ha raccolto un buon numero di manifestanti. Ma la manovra non scontenta solo i pensionati: Cgil, Cisl e Uil sono pronte a mobilitarsi, perché ritengono che la legge di bilancio non risponda ai veri problemi e al bisogno di sviluppo del Paese. “Questa manovra non ci piace – osserva il segretario generale della Cisl milanese, Carlo Gerla -; i contenuti sono iniqui: c’è poco sulla crescita e c’è poco sul lavoro. Inoltre i due interventi cardine, i provvedimenti-bandiera del Governo giallo-verde, ovvero il reddito di cittadinanza e quota 100 per le pensioni, sono ancora troppo confusi. Oggi manifestiamo con i pensionati, poi proseguiremo con una grande mobilitazione unitaria a gennaio, a Roma”. Massimo Bonini, segretario della Camera del Lavoro di Milano ha postato su Facebook: “Oggi con i pensionati che protestano contro la manovra del Governo. Sono tra i più penalizzati da chi usa la falsa morale contro di loro dimenticando che sono la spina dorsale del welfare in un Paese che dimentica anche le nuove generazioni. Ricomporre la solidarietà generazionale significa ricomporre una cornice di contrasto a queste politiche”.