Roma – Con una lunga lettera a “Babbo Fiscale”, Paolo Agnelli presidente Confimi Industria esprime le perplessità della sua associazione verso l’obbligo della fatturazione elettronica. “Caro Babbo Fiscale – scrive Agnelli – con il 2019 ci porterai la fatturazione elettronica generalizzata (o quasi). Hai avuto il via libera – pur condizionato – anche del Garante della privacy. E’ una rivoluzione copernicana, una sfida che ci hai imposto e che creerà nei primi mesi molti disagi è fuori dubbio ma che poi porterà anche vantaggi, ne siamo convinti. Non per tutti probabilmente, qualcuno chiuderà definitivamente ma speriamo non siano troppi. L’Italia – dalla crisi del 2008 – ha già perso 700.000 imprese. Non possiamo permetterci altre defezioni giacché il nostro paese – nonostante tutto – regge le sfide della globalizzazione grazie al cuore di tanti piccole e medie imprese indigene e dei loro consulenti che non chiedono particolari aiuti allo Stato se non quello di non essere ostacolati nel proprio Paese. La fattura elettronica risolverà il problema dell’evasione? Chi emette fatture da partite Iva inesistenti (o cessate) ha i minuti contati e ne siamo felici perché questi farabutti oltre a frodare il fisco (e quindi la collettività) fanno concorrenza sleale a fanno chiudere chi invece (i più) lavora onestamente. Chi non emette la fattura cartacea – con la compiacenza del consumatore – non la emetterà nemmeno elettronica (a maggior ragione)”. Ci auguriamo “che le rassicurazioni di Sogei sulla tenuta del sistema trovino conferma (e tifiamo per questo) e ci auguriamo che con la fattura elettronica sia la volta buona nella consapevolezza che – a pochi giorni dallo switch off – nessuno è ancora veramente pronto. Checché si affermi da più parti (tolte poche eccezioni), non lo sono completamente le imprese, non lo sono completamente i professionisti, non lo sono completamente le software house, non lo è completamente l’Agenzia delle Entrate”. Dopo aver sviluppato una profonda analisi dei provvedimenti Agnelli conclude: “Non da ultimo il problema sicurezza dei dati e privacy. A tal riguardo un ringraziamento particolare lo dobbiamo all’Associazione Nazionale Commercialisti (ANC) per la sensibilità nell’aver alzato l’attenzione sul problema della sicurezza dei dati del patrimonio informativo delle nostre aziende. Molti, in queste settimane, hanno firmato a scatola chiusa contratti per attrezzarsi ad affrontare la nuova sfida. Non vogliamo generalizzare ma in alcuni casi ci sono clausole molto discutibili che andranno analizzate con attenzione. Bene quindi l’intervento del Garante per alzare l’asticella anche se a scapito di qualche nuova complicazione. Riteniamo, però, che il rischio non sia tanto nella gestione dell’Agenzia delle Entrate e della Sogei quanto in possibili usi impropri che potrebbero arrivare da nuovi player di mercato. A tal riguardo sarebbe pertanto auspicabile una precisa disciplina normativa che escluda la possibilità di profilazione dei dati per motivi di versi dalla trasmissione e recapito delle fatture. Caro Babbo Fiscale, come vedi di chiamiamo affettuosamente Babbo e non Fratello (Grande) come altri ti dipingono. Ti facciamo i migliori auguri per un felice 2019 ma prima lo facciamo alle imprese e ai professionisti senza i quali, caro Babbo, la tua importante funzione non sarebbe così importante”.