QuBi: Guzzetti (Fondazione Cariplo), 23 ricette contro la povertà minorile a Milano
Milano – “E’ stato un anno di lavoro importante per il Programma QuBì. Mentre lavoravamo, insieme a tutte le organizzazioni coinvolte sullo sviluppo del progetto e delle attività – ha spiegato il presidente di Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti – parallelamente abbiamo dato vita ad azioni concrete che servivano nell’immediato, perché a questo tipo di problemi serve dare risposte immediate. Abbiamo voluto tenere alta l’attenzione e sul problema, alzando il tono, per far sapere a tutti che a Milano oltre 20mila bambini vivono sotto la soglia di povertà. Nessuno ci credeva, molti faticano a crederlo ancora oggi. L’analisi di tutti i dati che abbiamo raccolto ha dato le conferme che purtroppo immaginavamo. Sono tanti, troppi i bambini e le famiglie che non hanno abbastanza per vivere dignitosamente a Milano e la situazione non è diversa nel resto del Paese. L’unico modo per affrontare il problema è con un modello di intervento che chieda a tutte le forze in campo di lavorare insieme, contrastare il problema e trovare le soluzioni per risolverlo. Ecco perché i 23 progetti – le “ricette di quartiere” – sono importanti: perché puntano a mobilitare l’intero sistema -pubblico, privato e privato sociale- con soluzioni che partono dal basso, dalle necessità di chi vive la difficoltà in prima persona”. Ricetta QuBì gioca d’anticipo ed è già nel 2019. Il Programma contro la povertà infantile, promosso da Fondazione Cariplo – con il sostegno di Fondazione Vismara, Intesa Sanpaolo, Fondazione Invernizzi e Fondazione Fiera Milano e in collaborazione con il Comune di Milano – ha presentato i 23 progetti selezionati per “Al Bando le Povertà!”. 23 “ricette” – provenienti dai 25 quartieri milanesi coinvolti – per continuare la lotta contro la povertà infantile. Una questione che nella sola Milano riguarda oltre 20mila bambini, costretti a vivere sotto la soglia di povertà. Il Programma QuBì risponde al problema mettendo in campo un grande progetto cittadino che vede coinvolti importanti attori economici e sociali, insieme a molte realtà del terzo settore, guidate da un’unica strategia di intervento: aumentare efficacia ed impatto delle singole azioni di contrasto alla povertà con l’intento non secondario di sperimentare una modalità di risposta replicabile in altri contesti. Grazie ai 25 milioni di euro previsti per il piano triennale -durante il 2018- sono stati attivati diversi interventi finalizzati sia a rafforzare i percorsi di accompagnamento delle famiglie, sia a contrastare la povertà alimentare.