Ambiente, Cattaneo: “Nuove regole per semplificare vita ad attività produttive”

Milano – La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo, ha approvato due delibere riguardanti la semplificazione delle norme in materia ambientale sulle emissioni in atmosfera per le attività in deroga e le attività scarsamente rilevanti. L’obiettivo principale è proseguire nel percorso di semplificazione della normativa, garantendo la massima tutela ambientale e dell’ecosistema. “Abbiamo cercato di rendere più semplice il riconoscimento di questo tipo di percorso – ha sottolineato Cattaneo – e rendere altrettanto semplice la vita per le attività che hanno uno scarso impatto dal punto di vista ambientale, evitando ulteriori e poco utili burocrazie. Semplificare le regole non significa abbassare la guardia, ma chiedere soltanto le documentazioni che sono necessarie a una maggiore tutela del nostro ecosistema”.Entrambi i provvedimenti sono stati elaborati e condivisi al Tavolo di coordinamento in materia di emissioni in atmosfera, cui partecipano tutte le Province, Arpa e i rappresentanti delle Associazioni di categoria; inoltre, dal momento che le stesse Associazioni hanno promosso interventi di questo tipo, le misure rientrano nel ‘Programma strategico di semplificazione e digitalizzazione’ 2019. Le attività scarsamente rilevanti sono attività artigianali, alimentari o agricole caratterizzate da emissioni in atmosfera poco significative sia dal punto di vista qualitativo, che quantitativo. Le Regioni possono prevedere che i gestori di tali attività trasmettano una comunicazione di messa in esercizio al Comune al fine di segnalare la presenza e l’avvio di tale attività sul territorio. La mancata effettuazione di tale comunicazione implica una sanzione di tipo penale o ammenda. Le modifiche normative intervenute a livello nazionale (d.lgs 183/2017) in materia di attività scarsamente rilevanti hanno dato l’opportunità di aggiornare la normativa regionale che disciplina tali aspetti, cogliendo occasione di rimuovere l’obbligo di effettuare la comunicazione di messa in esercizio per tali attività, poiché tale adempimento – oggi assorbito dalla ‘Scia’ – si riduce a un aggravio burocratico senza un effettivo valore ambientale, comportando peraltro pesanti ripercussioni di tipo sanzionatorio. Effetto principale della delibera è quindi una significativa semplificazione per le imprese, per le quali si elimina tale adempimento burocratico e per gli Enti coinvolti nell’adempimento delle procedure (Comune e Arpa). A livello prettamente indicativo, le imprese che godranno di tale semplificazione si stimano essere nell’ordine di almeno un migliaio su tutto il territorio. Resta ferma la possibilità di prevedere controlli in caso di segnalazioni. Si è perseguito un analogo obiettivo di semplificazione anche per le attività cosiddette ‘in deroga’ individuate dalla normativa nazionale e caratterizzate da ridotto impatto ambientale e cicli produttivi standard: per tali attività le Regioni possono definire autorizzazioni di carattere generale riportanti le prescrizioni tecnico-gestionali (inclusi i valori limite alle emissioni) alle quali i gestori aderiscono attraverso una domanda di adesione (autocertificazione) e si impegnano a rispettarne i contenuti. Rientrano in tali fattispecie attività artigianali, alimentari, agricole e industriali di limitate dimensioni. Lo scopo è agevolare gli iter autorizzativi sia alle imprese che alle autorità competenti (Province), garantendo comunque i necessari livelli di controllo dell’inquinamento atmosferico. Tale obiettivo è perseguito attraverso l’estensione del campo di applicazione delle attività soggette a tale regime autorizzativo mediante l’individuazione di ulteriori tipologie di attività (es. impianti di combustione; lavorazione del marmo, industria tessile, lavorazione del vetro) e l’innalzamento della soglia produttiva di alcune attività già disciplinate (ad esempio la soglia per la produzione di articoli in gomma passa da 70 a 300 tonnellate/anno). Contestualmente, si provvederà a migliorare le attività di controllo presso questi impianti attraverso l’avvio – in modalità sperimentale – della raccolta in modalità digitale dei dati emissivi, e ad una generale razionalizzazione del quadro normativo regionale in materia di emissioni in atmosfera. L’estensione del campo applicativo delle attività in deroga avrà come effetto principale quello di semplificare il rilascio del titolo autorizzativo in materia di emissioni per le imprese che passerà da un procedimento “ordinario” (basato su conferenza dei servizi, rilascio dell’autorizzazione, durata di 150 giorni) a quello “in deroga” della durata di 45 giorni. Diminuiranno quindi le istruttorie tecniche, attuando anche forme di controllo “da remoto” e sarà possibile ricevere da parte di Regione e ARPA in modo sistematico e digitale i dati emissivi che possono essere elaborati anche nell’ambito di ulteriori strumenti di pianificazione.