Confindustria: Boccia, finalmente ascoltati, ora i fatti

Roma – “Il clima e il dialogo sono sicuramente andati bene, ora però aspettiamo i fatti”, così Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, al termine dell’incontro al Viminale con Matteo Salvini. “È importante – ha proseguito Boccia – che la trattativa con la Ue sia ora nelle mani del premier. C’è l’auspicio che non si entri in procedura di infrazione che potrebbe comportare effetti negativi come la chiusura dei fondi di coesione e un rientro forzato del debito”. Le imprese sono preoccupate per il rallentamento dell’economia e per rischio di una recessione. “Il governo penso ne sia consapevole. L’appello del ministro Salvini a una compattezza nel 2019, che non sarà un anno facile, e il fatto che il governo inizi ad ascoltare le ragioni dello sviluppo e della crescita significa che c’è una consapevolezza dell’esecutivo che noi leggiamo in chiave positiva”, ha aggiunto il presidente di Confindustria. Al tavolo dell’incontro Confindustria ha ricordando il Manifesto di Torino per il sì alla Tav e la necessità di confermare l’apertura dei grandi e piccoli cantieri, per creare sviluppo. E’ necessario spostare risorse sulla crescita anche per evitare la procedura di infrazione da parte dell’Europa che bloccherebbe i fondi di coesione e imporrebbe il rientro forzato del debito. Un capitolo a sé ha riguardato il rischio di nuove tasse sull’auto, un provvedimento punitivo per la filiera industriale.