Fuorisalone design: dal comune nuove regole e incentivi

Milano – È diventato sempre più grande. Ma a ogni record superato, a ogni nuovo quartiere conquistato in una mappa che ha moltiplicato gli indirizzi sino a coincidere ormai quasi con l’intera città, alla locomotiva del design si sono attaccati anche molti — troppi — vagoni che nulla — o poco — avevano a che fare con la creatività e la cultura e il Made in Italy e la ricerca e le tendenze dell’arredo. Lo scive il quotidiano la Repubblica nelle pagine milanesi. Solo un anno fa, per dire, gli appuntamenti del Fuorisalone sono arrivati a sfiorare quota 1.200. E, di questi, per lo stesso Comune non tutti erano di livello o avevano a che fare con la Design week. Ecco perché, per la prossima edizione (dal 9 al 14 aprile), Palazzo Marino non solo ha deciso per la prima volta di lanciare in anticipo una call pubblica per tutti gli organizzatori che vorranno presentare domanda di patrocinio, ma soprattutto di dettare regole più stringenti per gli eventi ammessi. Almeno quelli con il bollino ufficiale di Palazzo Marino che, d’ora in poi, per ricevere il marchio dell’amministrazione e lo sconto del 50 per cento sul canone dell’occupazione del suolo pubblico, dovranno rispettare criteri più selettivi e, magari, valorizzare non solo argomenti come la sostenibilità ambientale, l’economia circolare, la manifattura 4.0, ma anche celebrare altre iniziative simbolo che si svolgeranno nel 2019 a Milano come i 500 anni dalla scomparsa di Leonardo da Vinci o la XXII Esposizione internazionale della Triennale.