Milano – “Così come è stato fino ad ora presentato il cosiddetto “reddito di cittadinanza” rischia di alimentare l’assistenzialismo e il lavoro sommerso, costituendo un problema divisivo in Italia”. L’Unione Artigiani di Milano e di Monza-Brianza si schiera sul fronte che sostiene riserve circa l’introduzione del provvedimento che dovrebbe andare a sostenere i disoccupati in attesa del reinserimento lavorativo attraverso i centri per l’impiego. “Apprezziamo le dichiarazioni del sottosegretario alle infrastrutture, Armando Siri, e del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti – commenta il segretario generale dell’Unione Artigiani, Marco Accornero -. L’attuazione del reddito di cittadinanza pone una serie di complicazioni di non poco conto e può portare ad una frattura nel Paese.” “Nel mezzo ci sono le imprese – spiega Accornero – che potrebbero offrire la soluzione ottimale. Se le risorse per il reddito di cittadinanza fossero destinate a loro, sotto forma di dotazione finanziaria volta a sostenere assunzione e formazione, in modo sussidiario le aziende italiane potrebbero assolvere da un impegno quasi irrealizzabile i centri per l’impiego, offrendo concrete e stabili occasioni di formazione e di occupazione.” “Auspichiamo che in sede Parlamentare – conclude Accornero – le forze politiche facciano loro questa proposta ragionevole, concreta e di facile e immediata attuazione e realizzazione.”