Galleria, il Comune di Milano prepara la nuova gara per assegnare i locali

Galleria, il Comune di Milano prepara la nuova gara per assegnare i locali

Milano – La Giunta di Milano non fa passi indietro e si prepara a mettere nuovamente a gara gli spazi della Galleria Vittorio Emanuele attualmente occupati dai ristoranti Il Salotto e La Locanda del Gatto Rosso. E’ stato infatti approvato ieri l’avvio di un procedimento che porterà a definire le nuove linee di indirizzo per la concessione dei locali, per i quali il contratto di affitto è scaduto dal 2016. Dopo un iter giudiziario durato due anni, il recente pronunciamento del Consiglio di Stato del 3 settembre scorso ha annullato per un difetto di motivazione il bando di gara del Comune, obbligando quest’ultimo alla revisione. Ma l’Amministrazione ribadisce la volontà di procedere alle gare per l’assegnazione degli spazi commerciali in Galleria e, dopo aver osservato le disposizioni del Consiglio di Stato, ha deciso di approntare le motivazioni per procedere alla definizione di un nuovo bando. “È infatti la gara l’unica strada prevista per garantire l’interesse pubblico alla libera concorrenza in assenza di ‘motivi imperativi di interesse generale’”, recita una nota del Comune. Che prosegue: “A giudizio dell’attuale Amministrazione non sono infatti riscontrabili, nel caso delle due attività commerciali in esame, i requisiti di ‘interesse generale’ collegati alla salvaguardia dei locali storici. I due locali hanno svolto meno di 50 anni di attività in Galleria e hanno nel tempo modificato arredi, insegna e destinazione d’uso. E proprio per questi motivi non hanno acquisito una notorietà e un’indiscussa rilevanza nazionale ed internazionale per concorrere al prestigio della Galleria. Nel procedimento avviato dalla Giunta è anche previsto l’annullamento della delibera del 6 novembre 2015 in cui venivano rinnovati i contratti di affitto dei locali ‘Il Salotto’ e ‘La Locanda del Gatto Rosso’ perché considerati locali storici. In quell’occasione fu l’Anac (Autorità Nazionale Anti Corruzione) a bloccare l’iter e a disporre l’avvio del bando di gara che venne indetto il 30 dicembre 2016”.