Start Up: bando da 500mila euro di Camera di Commercio

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Start Up: bando da 500mila euro di Camera di Commercio

In Italia l’innovazione parte dalle città, soprattutto da Milano: 1.500 le start up innovative, il 15% del totale italiano. Bene anche Roma, Torino, Napoli e Bologna. Tra i primi cinquanta comuni per start up innovative anche Bergamo, Brescia e Monza. 500mila euro dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi per le start up che investono in innovazione 4.0, grazie al “Bando di contributi per lo sviluppo di progetti di innovazione tecnologica 4.0 promossi da imprese start up di Milano Monza Brianza Lodi” al via oggi. In arrivo un contributo fino a 30.000 euro per ciascuna start up a sostegno di progetti di innovazione di prodotto/processo, di innovazione gestionale, organizzativa e in ambito commerciale, realizzati tramite soluzioni, applicazioni, prodotti e servizi 4.0. Il bando sarà presentato in occasione dell’incontro “Bandi per l’innovazione 4.0 e servizi digitali. Le opportunità per start up” che si terrà martedì 11 settembre a Palazzo Giureconsulti a partire dalle ore 9.00. Durate il workshop saranno inoltre allestiti una postazione per il rilascio gratuito della firma digitale, dell’identità SPID e di informazioni sugli altri strumenti digitali, un desk Punto Impresa Digitale e un punto informativo sui bandi di contributo. Il bando Complessivamente lo stanziamento ammonta a 500mila euro, le agevolazioni saranno concesse a conclusione del progetto sulla base delle spese effettivamente sostenute, e andranno a coprire il 50% dell’investimento dell’impresa, per un contributo massimo di 30.000 euro a ciascuna start up  a fronte di un investimento minimo di 20.000 euro. Il bando è rivolto a micro piccole e medie imprese iscritte  al Registro delle imprese da non meno di 12 mesi e da non più di 36 alla data di presentazione della domanda, aventi sede legale e/o unità locali nella circoscrizione territoriale della Camera di Commercio di Milano Monza  Brianza  Lodi, che intendano creare o sviluppare un progetto 4.0.

Le categorie di spese ammissibili sono: l’acquisto di servizi di accompagnamento e tutoraggio per lo sviluppo del proprio progetto innovativo; l’acquisto di servizi e attività per il matching tra start up e partner di mercato; contratti di collaborazione con enti di ricerca; servizi e tecnologie per lo sviluppo di prototipi o campionari; check-up tecnologici, sperimentazioni; servizi e tecnologie per l’ingegnerizzazione di software o hardware e prodotti relativi al progetto di ricerca; investimenti in attrezzature tecnologiche e programmi informatici necessari alla realizzazione del progetto; spese di marketing e comunicazione; spese di prodotti di fintech e di factoring; spese del personale dipendente dell’azienda, impiegato nel progetto di ricerca e innovazione. La domande possono essere presentate a partire dal 4 settembre 2018, fino alle ore 12.00 del 4 ottobre 2018, esclusivamente on line. In seguito alla presentazione delle domande è prevista una procedura a valutazione. Per dettagli consulta il bando. È inoltre possibile compilare la manifestazione d’interesse al bando per essere contatati gratuitamente da un esperto digitale e ricevere informazioni e supporto. Il bando rientra nelle iniziative del Punto Impresa Digitale (PID) della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi per la diffusione della cultura digitale nelle MPMI all’interno del Piano I4.0. Per maggiori informazioni  http://www.milomb.camcom.it/punto-impresa-digitale  e a livello nazionale www.puntoimpresadigitale.camcom.it.

Start up innovative in Italia. Sono le grandi città italiane a concentrare le imprese più innovative del Paese secondo l’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati registro imprese relativi a 1.666 comuni. In testa c’è Milano dove hanno sede circa 1.500 start up innovative, il 15,2% del totale nazionale di quasi 10 mila. La seguono, distanziate, le città di Roma, con 825 start up innovative, Torino con 274 e, con oltre 200 imprese ciascuna, Napoli e Bologna. Tra i primi cinquanta comuni italiani per concentrazione di start up innovative ci sono altri tre capoluoghi di provincia lombardi: Bergamo al decimo posto con 96 imprese, Brescia al sedicesimo con 73 e Monza, quarantaseiesima con 29 imprese, su quasi 2.500 presenti in regione. La città di Milano è prima nel Paese anche per numero di start up innovative a vocazione sociale (41, 21% nazionale), ad alto valore tecnologico in ambito energetico (129, 10% italiano), con titolarità di software registrati (179, 11%), presenza di personale con laurea magistrale o dottorato di ricerca (380, 15% italiano) e incidenza delle attività di ricerca e sviluppo (1.004, 16%). Tra gli altri capoluoghi lombardi, Lodi e Como si distinguono per il peso della ricerca e sviluppo (rispettivamente 90% e 80% delle start up innovative con sede nel comune), Monza per il personale ad alta formazione (38% delle start-up innovative presenti sul territorio), Brescia e Cremona per la presenza di privativa industriale o software proprietario (rispettivamente 34% e 31% delle start-up innovative), Pavia per imprese ad alto valore tecnologico in ambito energetico (35% del totale), Mantova per start-up a vocazione sociale (7% delle innovative).