Crollo Ponte Morandi: UPL e ANCI avviano Tavolo di Coordinamento (2)

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Milano – Anche i sindaci stanno ricevendo, tramite le rispettive province, una nota dai provveditorati alle opere pubbliche regionali che, su impulso del ministero delle Infrastrutture, li sollecita a monitorare, stimare le priorità e preventivare la spesa per gli interventi sulle infrastrutture di competenza entro il 30 agosto.  “Il tragico crollo del ponte Morandi a Genova,  ha fatto comprendere a tutti la necessità di mettere in campo appropriati investimenti per preservare il patrimonio infrastrutturale del Paese e salvaguardare l’incolumità dei cittadini.“ – commenta Virginio Brivio, Presidente di Anci Lombardia – “tali interventi dovranno quindi essere rilevati, valutati e finanziati non certo attingendo ai bilanci dei comuni che potranno solo assegnare il loro grado di priorità. Sarà quindi necessario avviare una ingente mole di valutazioni, perizie tecniche e indagini, comune per comune, ed è impensabile che questo lavoro serio e approfondito possa essere realizzato in tempi così brevi. Infatti, escludendo le opere pubbliche di più recente costruzione di cui si hanno informazioni tecniche dettagliate, per le rimanenti opere più datate, fare perizie tecniche affrettate è perdere un’occasione; senza contare che moltissimi piccoli comuni non hanno al loro interno professionalità e strumentazione adeguata per dare queste risposte”.  Precisa ulteriormente Brivio “Si pensi solamente a quanto possa essere difficile, nonché oneroso, per i piccoli Comuni prendersi adeguata cura delle infrastrutture di proprietà, sopraelevazioni, ponti e opere idrauliche che insistono sui loro territori, includendo oltre a queste anche tutte le opere che pur non essendo di proprietà diretta del Comune, di fatto intersecano e interessano il territorio e in particolare la viabilità locale con un sovente rimpallo di responsabilità e competenze tra vari enti o società terze”. Comunque in attesa di questa indagine approfondita e specifica ANCI Lombardia e UPL hanno deciso di aprire un tavolo di confronto coinvolgendo anche Regione Lombardia. “Come primo obiettivo, nelle more di una richiesta di ANCI nazionale di una proroga sui tempi, si è comunque deciso di eseguire una prima rilevazione degli interventi che i Comuni ritengono più urgenti con almeno omogenee modalità di raccolta dei dati che la comunicazione del provveditorato non contiene” Conclude Brivio.