Ascensori, troppo vecchi in Italia, la Lombardia spende 96 milioni per mautenzioni

Milano – A Milano, dove ci sono 41.115 edifici che hanno uno o più ascensori, si spendono oltre 57milioni di euro per la manutenzione e la risoluzione di guasti, pari al 60% rispetto alla spesa della Lombardia che ha 84.146 edifici che hanno uno o più ascensori e si spendono poco più 96 milioni di euro per la manutenzione e la risoluzione di guasti. Secondo un’analisi di thyssenkrupp Elevator Italia, azienda specializzata in ascensori e scale mobili, gli impianti lombardi, usati da più di 9 milioni di persone, richiedono circa 5 interventi all’anno. Tra i più frequenti: porte non funzionanti, schede elettroniche bruciate, bottoniere usurate, ecc.. La Lombardia, con un edificio con ascensore ogni 119 persone, si classifica al primo posto fra le regioni italiane per densità di ascensori. A livello provinciale, prima in Lombardia e terza in Italia troviamo la provincia di Milano, con un ascensore ogni 78 abitanti, seguono con un ascensore ogni 92 persone la provincia di Monza e Brianza (decima a livello nazionale)e quella di Varese con uno ogni 138. Al quarto, quinto e sesto posto troviamo rispettivamente Pavia (1/139, 42° a livello nazionale), Lecco (1/142, 45°) e Sondrio (1/149, 52°). La presenza di ascensori secondo l’analisi di thyssenkrupp Elevator diminuisce a Lodi (1/173,68°) Bergamo (1/174, 71°) e Como (1/195, 78°). Le tre province con meno densita di ascensori sono Cremona con un edificio con ascensore ogni 206 abitanti (81esima), Brescia con uno ogni 230 (93esima) e Mantova ultima con un impianto ogni 250 persona (100esima). L’Italia è il Paese che ha il parco ascensori più vasto, ma anche più “anziano” in Europa: circa il 40% degli impianti in funzione ha più di 30 anni e oltre il 60% non è dotato di tecnologie moderne capaci di garantire un livello assoluto di sicurezza agli utenti. Gli impianti installati prima del 1999 non sono dotati delle moderne tecnologie in grado di garantire il livello di sicurezza minimo richiesto dagli standard Europei (Nuova Direttiva Ascensori 2014/33/UE). Si pensi ad esempio ai sistemi di chiamata d’emergenza, ai sistemi di chiusura delle porte automatiche, al livellamento tra piano e cabina di ascensore.