Caporalato, Cgil: “Al via a Nardò trasporto pubblico migranti”

Bari – Un servizio di trasporto pubblico per i migranti, perché non si verifichino più incidenti e morti legati al caporalato: “L’impegno della Regione Puglia, che entro due giorni perfezionerà una convenzione con Cotrap (Consorzio trasporto aziende pugliesi, ndr) e Protezione civile, sottrarrà ai caporali il business dei collegamenti tra il villaggio di accoglienza” ‘Boncuri’, a Nardò (Lecce), in cui ci sono 79 braccianti, “e i luoghi di lavoro”. Ad affermarlo sono Cgil e Flai Lecce in una nota congiunta, diffusa al termine del vertice sulla questione, oggi nella prefettura del capoluogo salentino. All’incontro ha partecipato anche il sindaco di Nardò, Pippi Mellone, che in un comunicato afferma che “l’individuazione di un sistema sperimentale di trasporti segna un ulteriore passo in avanti contro il caporalato e le mafie sociali”. “Grazie ad un finanziamento del Pon Sicurezza – ha aggiunto la Cgil – saranno utilizzati altri 15 mila euro per l’acquisto di una nuova e più capiente cisterna a servizio della foresteria”.
Secondo Mellone, “il modello Nardò oggi funziona alla perfezione, tanto che già la scorsa settimana il ministero ha chiesto un dossier per studiare il meccanismo. Le nuove sfide saranno coinvolgere i privati nelle spese di gestione del campo, e intensificare i controlli per allontanare gli irregolari, facili prede degli sfruttatori”. Per la Cgil, “al netto dei buoni risultati raggiunti, restano diversi nodi da sciogliere”. Il servizio mensa, per esempio, ma anche “l’ingaggio di manodopera da parte dei caporali che caricano sui loro pulmini migranti non ospiti del centro in cui l’ingresso è consentito solo ai migranti con regolare permesso di soggiorno, che abbiano sottoscritto un contratto di lavoro o siano iscritti alle liste di collocamento”. La Cgil ricorda infine che “la gestione del campo terminerà il 31 agosto e bisogna fare in fretta per chiedere una proroga”.