Sharing Mobilità: bando per scooter e altri mezzi innovativi

Milano – Milano incentiva la mobilità elettrica e condivisa, per questo sono state approvate in questi giorni dalla Giunta le linee guida per l’individuazione dei soggetti pubblici o privati interessati a svolgere il servizio di sharing elettrico non solo degli scooter, ma anche di mezzi innovativi purché omologati. La sharing mobility è a Milano una realtà consolidata e comprende flotte diversificate di auto, veicoli cargo, scooter e biciclette, ma l’obiettivo di contenere le emissioni inquinanti spinge a procedere verso l’innovazione: per questo il nuovo bando del Comune, che sarà pubblicato nei prossimi mesi, comprenderà anche veicoli come segway, hoverboard, skateboard, monopattini, monoruote. E questo è un elenco non esaustivo, purché siano elettrici e omologati o che abbiano attivato con esito positivo la procedura di sperimentazione con il ministero competente e quindi siano idonei alla circolazione su strada. Le linee guida approvate dalla Giunta definiscono anche l’area di servizio coperta dal bando che, per quanto riguarda esclusivamente i veicoli elettrici, potrà essere ridotta all’interno della rete stradale della cerchia filoviaria della 90/91, ma con l’obbligo di estendere il servizio alle “aree per la mobilità” presenti anche nei quartieri di periferia individuate e realizzate dall’Amministrazione. Oltre a garantire un servizio attivo 365 giorni e disponibile 24 ore su 24, per un tempo non inferiore ai 24 mesi, i gestori dovranno impegnarsi a mettere a disposizione un numero di veicoli non inferiore a 75, che sale a 120 per i veicoli non elettrici. Per ogni scooter messo in servizio la convenzione prevede anche che sia attivato, da parte dei singoli gestori, un investimento minimo di 100 euro per la realizzazione di corsi rivolti ai giovani sulla sicurezza stradale, da svolgersi nelle scuole cittadine, secondo un programma da concordarsi preventivamente con l’Amministrazione comunale. All’avviso pubblico per i servizi di scooter e mezzi innovativi elettrici in sharing potranno partecipare soggetti sia pubblici che privati, organizzati in forma di impresa individuale o societaria, sia in forma di ATI o anche in forma consortile.