Università e lavoro: Polimi tra le prime 100

Milano – Va da sè che l’obiettivo delle università di tutto il mondo è offrire uno sbocco professionale ai loro studenti. E così a ordinare le università in un ranking che racconta quali sono quelle migliori per trovare lavoro, ci ha pensato Qs Quacquarelli Symonds, società di consulenza specializzata nella formazione universitaria e manageriale. Tra le prime cento università in grado di offrire come valore aggiunto e opportunità ai neolaureati ce n’è solo una italiana, il Politecnico di Milano (in 39esima posizione), che totalizza un punteggio decisamente elevato, nel panorama europeo: 89,8/100. Nelle 500 migliori del mondo per questo particolare criterio di valutazione spicca, per il terzo anno consecutivo, l’università di Stanford; insieme, in generale, a tutto il sistema Stati Uniti, Paese meglio rappresentato con 31 università tra le prime cento. Istituzioni che si impegnano a creare opportunità per i propri alunni (gli ex-studenti) collaborando con aziende forti e innovative o favorendo l’imprenditorialità, attraverso gli incubatori di idee e progettualità. Il primo posto – a pari merito con il Moscow State Institute of International Relations – se lo è guadagnato nell’indicatore Graduate Employment Rate, uno dei cinque valutati dal ranking, calcolato come rapporto tra la percentuale di occupazione dei laureati al Politecnico (pari al 94% a un anno dalla laurea) e la media degli atenei italiani esaminati (pari al 76.2%). Ma nella classifica a 500 posizioni, le italiane presenti sono 14.