Imprese: Marcegaglia fuori da Federacciai

Managing Director family run steel processing company Gruppo Marcegaglia, Emma Marcegaglia known as the "Steel Lady", poses at the company's headquarters in Galzoldo Degli Ipolitti, Nothern Italy about 30 km from Mantova, on March 10, 2008. Marcegaglia's election as the head of the national employers' association Confindustria is a major first in Italy's male-dominated business world. Marcegaglia who will succeed Luca Cordero di Montezemolo was elected with 95 percent of a vote by captains of industry and will be installed on March 13, 2008. AFP PHOTO DAMIEN MEYER (Photo credit should read DAMIEN MEYER/AFP/Getty Images)

Milano – strappo tra il Gruppo mantovano Marcegaglia e Federacciai, l’Associazione dei produttori e dei trasformatori dell’acciaio. Il motivo va ricercato nella scelta di Federacciai, a seguito dei dazi di Trump, di seguire Eurofer, “per evitare di essere sommersi dai coils (le bobine di acciaio, ndr) che la Cina non riesce più a piazzare negli Usa”. L’uscita di Marcegaglia è dovuta al fatto che Federacciai “si è confermata in modo deciso l’Associazione degli imprenditori – si legge nella lettera – disconoscendo le argomentazioni e gli interessi della prima e seconda trasformazione”. “Pur riconoscendo l’esistenza e interessi e pareri contrapposti in seno all’Associazione mi ha colpito la non volontà di cercare una sintesi che avrebbe correttamente rappresentato le diverse anime della filiera italiana”, con il risultato di adottare una “linea dettata da Eurofer in modo opportunistico e strumentale”.  Nella risposta di Federacciai (che partirà lunedì), “oltre a esprimergli il mio rincrescimento per la sua decisione – spiega il presidente Antonio Gozzi – gli chiederò di ripensarci, perché ritengo che non sia insanabile il conflitto tra produttori e trasformatori e che Federacciai possa continuare ad essere l’associazione di tutti gli operatori della filiera dell’acciaio”.