Lombardia, Coldiretti: Tromba d’aria ha distrutto stalle e mais (2)

Milano – “Sono gli effetti – sottolinea la Coldiretti – dei cambiamenti climatici in atto che si manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo”. “In questa fase stagionale è la grandine – precisa la Coldiretti – l’evento più grave per gli agricoltori perché causa danni irreversibili e provoca la perdita dell’intero raccolto dopo un anno di lavoro”. Le precipitazioni intense si sono abbattute su un territorio già fragile con la presenza in Italia di 7145 comuni complessivamente a rischio frane e alluvioni, l’88,3% del totale, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Ispra. “Un risultato provocato da un modello di sviluppo sbagliato che negli ultimi 25 anni – conclude la Coldiretti – ha ridotto a meno di 13 milioni di ettari le aree agricole presenti in Italia, a vantaggio dell’abbandono e della cementificazione”. CRO Milano, 5 lug. (LaPresse) – “Sono gli effetti – sottolinea la Coldiretti – dei cambiamenti climatici in atto che si manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo”. “In questa fase stagionale è la grandine – precisa la Coldiretti – l’evento più grave per gli agricoltori perché causa danni irreversibili e provoca la perdita dell’intero raccolto dopo un anno di lavoro”. Le precipitazioni intense si sono abbattute su un territorio già fragile con la presenza in Italia di 7145 comuni complessivamente a rischio frane e alluvioni, l’88,3% del totale, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Ispra. “Un risultato provocato da un modello di sviluppo sbagliato che negli ultimi 25 anni – conclude la Coldiretti – ha ridotto a meno di 13 milioni di ettari le aree agricole presenti in Italia, a vantaggio dell’abbandono e della cementificazione”.