Chiusura del punto nascite del presidio ospedaliero Oglio Po, Cgil-Cisl-Uil: non è questione chiusa

Milano – La decisione assunta ieri da Regione Lombardia non trova la condivisione del sindacato cremonese. Non ci convincono le dichiarazioni dell’Assessore Gallera e non ci tranquillizzano le rassicurazioni date. “Nel giugno 2016 e nel febbraio 2017 Regione Lombardia aveva chiesto la deroga presentando progetti virtuosi che avrebbero consentito di mantenerli aperti”. Al Sindacato risulta una sola deroga richiesta ma ciò detto la domanda è lecita: perché i progetti virtuosi non hanno dato i risultati attesi? “ il provvedimento di oggi non è preludio di una chiusura dei presidi ospedalieri … anzi saranno messe in campo , anche con il coinvolgimento delle istituzioni locali azioni volte ad implementare i loro servizi ….” Il Sindacato ricorda all’Assessore che gli ospedali funzionano grazie agli operatori e ai professionisti. E’ grave che in occasione del presidio di ieri davanti al palazzo della Regione Lombardia, nonostante formale richiesta del sindacato territoriale e Regionale l’Assessore non si sia degnato di ricevere una delegazione sindacale. “..Tornando alle azioni che le ASST dovranno compiere abbiamo studiato …..si dovranno predisporre specifiche progettualità che prevedano l’implementazione dei consultori…….”. Il sindacato da anni richiede il potenziamento dei consultori tenuto conto della progressiva e costante riduzione dei professionisti! CGIL, CISL Asse del PO, UIL, FP CGIL, FP CISL Asse del Po, FPL UIL di Cremona rilanciano la richiesta di definizione di un progetto Interaziendale fra le ASST di Cremona e Mantova in grado di garantire la sostenibilità del Punto Nascita di Casalmaggiore.