Violenza contro le donne, fenomeno in emersione: presto app per chiedere aiuto (2)

Milano – Il corso di formazione sulla violenza di genere, previsto dal Piano quadriennale di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne e specificamente dedicato da Regione Lombardia, in coordinamento con tutte le Prefetture lombarde, alle Forze dell’Ordine di Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri, e’ appena partito con le prime due edizioni rivolte alle Forze dell’ordine del territorio di Milano e provincia, e continuera’ fino alla fine di novembre con altri 12 moduli dedicati agli operatori delle altre province lombarde, allo scopo di preparare all’intervento circa 300 operatori in tutta la regione. Il percorso prevede 2 giornate formative per ciascun modulo. Il prossimo appuntamento a Milano e’ fissato per il 2 e 3 luglio. Dopo la pausa estiva sara’ il turno di Como (1,2 settembre), Bergamo (17 e 18 settembre) e Brescia (24,25 settembre). Il primo obiettivo e’ quello di creare una modalita’ di accesso uniforme nell’accogliere la segnalazione che arriva dalle donne che subiscono violenza. Come sottolineato dal viceprefetto di Milano Alessandra Tripodi infatti “non tutti gli operatori hanno lo stesso bagaglio culturale ed esperienziale e, dato che sono loro a ricevere le denunce e a costituire il primo punto di contatto per le donne che subiscono violenza, e’ fondamentale coinvolgerli e far si’ che ricevano tutti gli elementi utili per essere loro di supporto, diventando un punto di riferimento”. Non solo. “La formazione ha un duplice obiettivo – ha precisato Alessandra Simone, dirigente della Polizia di Stato e docente di Metodologie operative per il primo intervento – Oltre a dare sostegno agli operatori, fornendo loro una vera e propria ‘cassetta degli attrezzi’, servira’ anche a sollevare sempre di piu’ l’asticella della prevenzione cosi’ che sempre piu’ donne saranno messe in salvo”. “Occorre andare al di la’ delle differenze procedurali che a volte ci sono tra gli operatori per contrastare davvero il fenomeno” ha sintetizzato il capitano Michele Mezzetti, formatore dell’Arma. A vedere piu’ casi di violenza sono proprio i rappresentanti delle Forze dell’Ordine. “La formazione delle Forze dell’Ordine che stiamo portando avanti insieme a Regione Lombardia e’ fondamentale in questo senso – puntualizza Alessandra Kustermann, fondatrice e direttore del primo Centro specialistico regionale di assistenza anti violenza alle donne e ai minori presso la Mangiagalli di Milano, che si occupera’ del modulo sul profilo della vittima – Il dato piu’ importante che sta emergendo e’ che oggi un maggior numero di donne sceglie di denunciare la violenza, ma si tratta pur sempre soltanto di un 10%, perche’ il sommerso resta ancora alto. La possibilita’ delle Forze dell’Ordine di intercettare il fenomeno si rileva da tutte le indagini Istat che sono state fatte nel tempo. La Lombardia ha una rete amplissima di Centri anti violenza, che e’ anche recentemente aumentata, per cui si sono aperti in altri 3 Comuni importanti, altri nuovi centri. E oggi sono stati dati alle forze dell’ordine dei cellulari di emergenza per tutte le reti di Regione Lombardia”.