Acqua: Lombardia, servizio idrico integrato efficiente

Milano – “Oggi il servizio idrico integrato si presenta con un profilo fortemente rinnovato e ormai molto vicino all’obiettivo finale delle norme regionali e statali che prevedono un gestore per ogni ATO (Ambito Territoriale Ottimale)”. Lo ha detto l’assessore al Territorio e Protezione Civile di Regione Lombardia Pietro Foroni commentando i dati emersi dalla relazione sullo stato di attuazione del servizio idrico lombardo, approvata dalla Giunta lombarda e appena trasmessa al Consiglio regionale e che tendono a misurano il buono stato di salute di un settore che sara’ presto pronto a svolgere un ruolo chiave nell’ambito dell’economia locale, esprimendo una domanda sempre piu’ forte di tecnologia, ricerca e opere. Nel 2011 erano 131 le aziende operanti nel settore idrico in Lombardia e 630 i Comuni con gestione in economia, mentre alla fine del 2017 sono stati censiti soltanto 59 operatori (di cui 48 negli Ambiti Territoriali Ottimali – ATO – di Como e Varese dove il processo di riorganizzazione non e’ ancora stato completato e arrivera’ a compimento a fine 2018) e 305 Comuni con gestione in economia (di cui 241 tra Como e Varese), mentre gli altri sono gia’ passati alle piu’ efficienti gestioni d’ambito. In 767 Comuni lombardi, ossia oltre la meta’, esiste una mappatura digitale delle reti fognarie. E anche la funzione di vigilanza si sta consolidando, dal momento che e’ aumentato significativamente il numero dei controlli, dai 630 del 2016 ai 794 del 2017. In considerazione dell’impegno rilevante che i gestori devono affrontare con i piani di investimento in questi anni, Regione Lombardia ha messo a disposizione 15 milioni di euro per accelerare gli investimenti piu’ rilevanti, che si vanno ad aggiungere ai fondi statali. “Negli ultimi anni il servizio idrico integrato in Lombardia e’ stato oggetto di un rilevante processo di riorganizzazione e ammodernamento superando l’estrema frammentarieta’ che lo caratterizzava e che e’ stata anche ostacolo in passato allo sviluppo degli investimenti e all’ottimizzazione degli standard qualitativi” ha commentato l’assessore al Territorio e Protezione Civile. “Ad oggi – ha detto ancora – la riorganizzazione e’ avvenuta in tutti gli ATO, che coincidono con le provincie, esclusi Como e Varese, dove sara’ presto portata a compimento, e il grande sforzo organizzativo ha portato ad una crescita di capacita’ sia tecnologica che professionale e finanziaria”. “Restano ancora da portare a compimento il superamento delle differenze territoriali e l’omogeneizzazione delle tariffe finali per l’utente e colmare il deficit infrastrutturale nel ciclo della depurazione. Obiettivi che sosterremo e porteremo avanti con coerenza”, conclude l’assessore.