Moda, Calzaturiero: 2018 al di sotto delle aspettative

Milano – Primo trimestre del 2018 sotto le aspettative per il settore calzaturiero, nonostante un 2017 archiviato con segni positivi in tutti i principali indicatori. Questa la fotografia del calzaturiero italiano presentata nel corso dell’Assemblea annuale di Assocalzaturifici che si e’ svolta nella nuova sede di Confindustria Moda a Milano. Il quadro congiunturale del comparto e’ quindi caratterizzato ancora da luci e ombre, ma trainato dall’export che nel 2017 si e’ attestato a 211,1 milioni di paia (5,2milioni in piu’ rispetto all’anno precedente, pari al +2,5%) per un valore che ha sfiorato i 9,2 miliardi di euro (+3,5%). “Un risultato che dimostra che la strada imboccata e’ quella giusta – sottolinea Annarita Pilotti, presidente di Assocalzaturifici – e nonostante la timida partenza rilevata a inizio anno, dobbiamo continuare a lavorare a testa bassa e non lasciarci scoraggiare”. I dati del primo trimestre 2018 descrivono infatti un avvio non particolarmente brillante, pur senza grossi scossoni. “Il 2018 si e’ aperto con un rallentamento nelle vendite estero e nei ritmi produttivi – prosegue Pilotti – . L’export registra un timido +0,1% in valore, ma cala di oltre 3 punti percentuali in volume rispetto al periodo omogeneo dello scorso anno. Inoltre preoccupano alcune criticita’ in importanti aree di sbocco internazionali. In particolare nell’area CSI dove il recupero rilevato nel 2017 si e’ interrotto e i primi tre mesi 2018 registrano un calo del 7% in valore e del 2% in quantita’, con flessioni del 10% per la Russia. Si conferma inoltre la frenata in Far East (-6,3% in valore), dove l’ulteriore crescita di Cina e Sud Corea non e’ bastata a ripianare le flessioni di Giappone e Hong Kong”. Il bilancio del 2017 presentato nel corso dell’Assemblea annuale ha evidenziato segni positivi in diversi indicatori con incrementi di export e produzione e un +8,5% nel saldo commerciale. Un giro d’affari che nel 2017 ha sfiorato complessivamente i 14,3 miliardi di euro, con un aumento attorno al punto percentuale rispetto al 2016 (+0,8%). Non decollano pero’ i consumi interni: Nel 2017 gli acquisti delle famiglie italiane hanno registrato per il decimo anno consecutivo un calo nelle quantita’ (-0,4%) e calano il numero di aziende e di addetti, rispettivamente del 2,7% e dello 0,2%”.