Milano – Misure per semplificare e velocizzare i procedimenti autorizzativi per quanto riguarda i trasporti eccezionali. Le ha messe in campo Regione Lombardia consapevole del fatto che le aziende soffrono oltremodo a causa di una burocrazia esasperata frutto di regolamenti e direttive statali. “Per garantire uno snellimento dell’iter – ha detto l’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilita’ sostenibile commentando il caso emerso a mezzo stampa della Fbm Hudson, azienda di Terno d’Isola (Bergamo) con 250 dipendenti che denuncia consistenti perdite di fatturato e paventa il rischio di una delocalizzazione a causa delle lungaggini burocratiche relative ai permessi per il maxi trasporto – per quanto di nostra competenza, abbiamo introdotto, con una specifica norma, per alcune tipologie di trasporto e veicolo eccezionale, l’opportunita’ da parte degli Enti proprietari delle arterie stradali di pubblicare le cartografie/elenchi strade relative agli itinerari percorribili da questi veicoli”. “E abbiamo introdotto l’applicativo informatico Te-online – ha proseguito – che consente di gestire in via telematica la procedura relativa alle diverse fasi delle autorizzazioni sulla rete stradale regionale: dalla domanda di rilascio all’ottenimento di pareri e nullaosta, fino al via libera finale. Il provvedimento riguarda la circolazione di veicoli eccezionali, i trasporti in condizione di eccezionalita’ e le macchine agricole eccezionali”. “L’accordo – ha aggiunto l’assessore – per rendere operativa la piattaforma Te-online, nonche’ per implementare l’archivio stradale regionale, e’ stato sottoscritto dalla Regione con la Citta’ Metropolitana di Milano e con le Province di Brescia, Como, Cremona, Lodi, Mantova, Monza, Pavia e Varese. Mancano all’appello le Province di Bergamo, Lecco e Sondrio, che come assessorato abbiamo sollecitato piu’ volte, l’ultima delle quali a fine maggio attraverso una lettera della direzione. Spiace constatare come questa mancanza, che riguarda le tre Province in questione, vada ad incidere negativamente sulle imprese del settore che operano in quei territori e non possono usufruire appieno delle semplificazioni adottate da Regione Lombardia. Ogni provvedimento di semplificazione in nessun caso comporta il venir meno dei requisiti di sicurezza della circolazione e la conservazione dell’infrastruttura stradale”.