L’impresa diffusa crea mezzo milione di “luoghi del business”

Milano – Dati positivi secondo la Camera di commercio per l’economia milanese. Nell’anno 2017 raggiungono quota 300 mila le imprese attive, ora superata al primo trimestre 2018, in continua crescita, con tasso del +1,2% rispetto allo scorso anno. Sempre più radicate, con quasi 500 mila localizzazioni (466 mila, +2% in un anno), tra Milano, resto d’Italia (33 mila) ed estero (3 mila unità locali). Un altro indicatore di salute sono fallimenti e procedure concorsuali in calo (-0,9% in un anno). Cresce anche la capacità di sopravvivere delle imprese dopo l’anno di Expo (ben il 78,5% hanno resistito un anno nel 2015 contro il 77,9% dell’anno precedente e resiste la crescita 2017, in cui il 78,1% delle imprese iscritte l’anno prima resta attivo). Milano sede dei “colletti bianchi”, concentra il settore dei servizi alle imprese, quasi un terzo del totale (28,5% di tutte le imprese milanesi contro il 14,1% nazionale). Prima anche nei trasporti (4,4% contro 2,9%), assicurazioni e credito (3,5% contro 2,3%). Commercio e servizi alle imprese i settori più femminili con 14 mila e 16 mila imprese. Le imprese straniere costituiscono il 16% dell’imprenditoria milanese contro il 10% italiano. Una “economia direzionale” con società di capitali a  quota 40% di tutte le imprese rispetto al 22% italiano. Economia del lodigiano. 14.593 le imprese attive a fine 2017, -1%, quasi 17 mila le imprese registrate, a cui si aggiungono circa 5 mila localizzazioni (+1,4%), per un totale di circa 22 mila attività. In calo i fallimenti (-1,8%). Sono 1.426 le imprese di giovani (9,8%) soprattutto attivi nel turismo (168, 17% del settore), 2.797 le femminili (19,2%) che arrivano a metà delle imprese dei servizi alla persona (587 attività guidate da donne), 1.834 gli stranieri imprenditori (12,6%).  Soprattutto nelle costruzioni (852, 28,8% del settore). Tasso di sopravvivenza nell’ultimo anno al 79,6%, in miglioramento (era il 79% l’anno prima e il 76,8% due anni prima).