Moda: mercoledì 13 giugno la “maratona del business” (1)

Milano – La moda con 13 miliardi di export nel 2017 per la Lombardia, +3,6% in un anno è tra i settori che trainano il made in Lombardy nel mondo. Arriva la “maratona del business”. Mercoledì 13 giugno in Camera di commercio a  Palazzo Giureconsulti ci saranno 100 incontri di business tra imprese italiane del settore moda e buyer esteri, nell’ambito del progetto “InBuyer” di Unioncamere Lombardia e Sistema Camerale Lombardo, con il supporto di Promos, Azienda Speciale per le Attività Internazionale della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza, Lodi. L’iniziativa permette di incontrare partner esteri selezionati in b2b personalizzati. Settore moda, export in Lombardia per provincia: 6,6 miliardi di export di moda partono da Milano, 1,5 da Como, 1 miliardo da Bergamo e Varese, 900 milioni da Mantova, 800 milioni da Brescia. Il progetto InBuyer. 92 giornate di eventi in Lombardia, 462 buyer provenienti da oltre 40 paesi, 2148 imprese lombarde servite, 10736 incontri b2b, oltre 900 accordi conclusi: questi i numeri delle prime tre edizioni del progetto “InBuyer” di Unioncamere Lombardia e Sistema Camerale Lombardo, con il supporto di Promos, Azienda Speciale per le Attività Internazionale della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza, Lodi. L’iniziativa prevede l’accoglienza di operatori economici selezionati con l’obiettivo di favorire il processo di internazionalizzazione e creare occasioni di business per le imprese lombarde attraverso l’organizzazione di circa 2000 incontri b2b nel corso di 18 appuntamenti in tutte le province della Lombardia. Grazie al progetto, le imprese possono incontrare gratuitamente circa 100 buyer selezionati, provenienti da paesi di tutto il mondo, tra questi: Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Lituania, Regno Unito, Romania, Polonia, Spagna, Svezia, Ungheria, Israele, Brasile, Canada, Usa, Algeria, Angola, Marocco, Azerbaijan, Corea del Sud, Georgia, Giappone, India, Kazakhstan, Libano, Russia, Singapore, Tajikistan, Thailandia, Vietnam, Arabia Saudita, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Iran, Oman, Qatar. Esportatrici, le imprese di InBuyer, il caso di Milano. Sono imprese storiche in un caso su sei (in attività da almeno 50 anni) e la maggior parte è a conduzione familiare. Appartengono ad alcuni settori chiave dell’export milanese. Si occupano di moda (44%), ma anche di alimentare e di design-arredo (20%). Seguono le attività della cosmetica (11%) e dei beni strumentali (4%). Stati Uniti e Francia sono le mete dell’export preferite da queste imprese. Seguono Spagna, UK, Cina, Russia e Giappone. Ma c’è anche chi esporta cosmetici bio in Messico, tavoli di design tecnologico in Kuwait, prodotti di profumeria in Iran, occhiali da sole in Corea e Arabia Saudita, farine senza glutine in Danimarca, vini in Canada e Brasile, borse di pelle in Giappone, pigiami da uomo in Belgio e abiti da sposa in Australia. Alcune imprese invece dichiarano di esportare già in oltre trenta Paesi del mondo.