Riders: Cgil Lombardia, ora contratto nazionale e legge

 

Milano – Quest’oggi sia il neo ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, sia l’assessore al Lavoro di Regione Lombardia Melania Rizzoli, hanno “affrontato” il tema dei riders, incontrando rispettivamente un gruppo di lavoratori (il primo) e una delle aziende che operano nel settore (la seconda). Per la Cgil – si legge in una nota del sindacato – è sicuramente un bene che le istituzioni ai massimi livelli si occupino di questi lavoratori. Urge un’azione coordinata che non abbia come unico obiettivo la visibilità data dal grande clamore di questi giorni, ma dalla reale e concreta volontà e decisione di applicare un Contratto Nazionale di Lavoro, che superi precarietà e definisca diritti e sicurezza nel lavoro. È questo che Cgil e Filt chiedono da tempo: a livello regionale siamo disponibili per la creazione di un profilo professionale da inserire nel QRSP (quadro regionale degli standard professionali) per dare valore e dignità alla mansione svolta. A livello nazionale favorire, oltre ad un quadro legislativo di riferimento, l’applicazione di un contratto nazionale, evitando così una giungla normativa e di dumping, che si scarica oggi tutta sulla condizione economica e sociale dei lavoratori. Su queste basi non solo siamo disponibili a confrontarci, ma siamo impegnati a livello regionale a promuovere, così come abbiamo fatto il 25 maggio a Milano, iniziative e confronti con le istituzioni, le controparti e tutti coloro che hanno a cuore la condizione del lavoro nel nostro paese.