Tavolo aria: Lombardia, misure condivise per l’ambiente (1)

Milano – Ossido di azoto, polveri sottili e ammoniaca sono le principali componenti responsabili dell’inquinamento atmosferico che compromettono la qualita’ dell’aria. Per rientrare nei limiti e migliorare l’aria che respiriamo e’ richiesta una riduzione di un terzo degli inquinanti come ossido di azoto, Pm10 e composti organici volatili (Cov) e della meta’ dell’ammoniaca rispetto al quadro emissivo attuale. Sono questi gli obiettivi richiesti per superare le criticita’ e che sono stati presentati al Tavolo permanente per la Qualita’ dell’Aria in Lombardia convocato dall’assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo. A Palazzo Pirelli si sono confrontati le amministrazioni comunali, provinciali, le associazioni di categoria e gli stakeholder che sono impegnati a raggiungere questi obiettivi sfidanti. “Si e’ tratto di un confronto positivo che ha visto tutti i soggetti coinvolti mettere a sistema le varie linee di indirizzo per superare le criticita’ legate all’inquinamento dell’aria con l’obiettivo di rientrare entro i limiti previsti – ha affermato l’assessore Cattaneo -. Regione Lombardia e’ chiamata nelle prossime settimane ad un lavoro intenso per una revisione che si rende necessaria per aggiornare il Piano per la qualita’ dell’aria (Pria) entro l’estate. E’ un obiettivo che ci vede tutti impegnati e su cui dovremo necessariamente fare fronte comune. E’ per questo motivo che nei prossimi giorni ci riuniremo come Tavolo del Bacino Padano con i colleghi di Emilia Romagna, Veneto e Piemonte per trovare insieme misure condivise da applicare. L’aria non ha confini e la zona della pianura Padana ha caratteristiche orografiche particolarissime, quindi si rende necessario uno sforzo comune tra Regioni confinanti ed enti locali” ha affermato l’assessore. Sull’Italia come e’ noto pesano le procedure di infrazione e, in particolare, il deferimento della Commissione europea alla Corte di giustizia annunciata il 16 maggio scorso che impone il rientro nei limiti previsti nel piu’ breve tempo possibile (e comunque non oltre il 2020) e uno stringente obbligo di risultato per rispondere ad un obiettivo di salute dei cittadini e combattere cosi’ le principali patologie connesse all’inquinamento dell’aria.